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Rifiuti, scontro sulla gestione di Bellolampo: giovedì Musumeci da Gentiloni

PALERMO. Ieri i sindaci della provincia di Palermo hanno incontrato il presidente della Regione Nello Musumeci. Tema: l'emergenza rifiuti. L'imminente saturazione della discarica di Bellolampo escluderebbe la possibilità per i comuni di poter continuare a conferire i rifiuti lì.

Musumeci andrà giovedì a Roma da Gentiloni per affrontare la questione e chiedere più poteri, ma intanto le polemiche non si placano.

E sulla questione interviene anche la società Ecoambiente che gestisce l'impianto che serve i comuni della Provincia, spesso al centro degli attacchi dei sindaci del Palermitano. “Nessun disservizio nel trattamento dei rifiuti indifferenziati”, sostiene l’amministratore Gaetano Monastra, che precisa: “Le polemiche alimentate dai comuni dell’hinterland palermitano che hanno più volte denunciato disservizi legati alla cattiva gestione di Ecoambiente sono assolutamente strumentali e politiche. Le uniche code si sono registrate fuori dai cancelli di Bellolampo – sostiene Monastra – il giorno della vigilia di Natale. In questa data i nostri impianti di trattamento di rifiuti indifferenziati sono stati spostati da una parte della discarica all'altra”. E aggiunge: “Non fare scaricare i rifiuti in discarica va contro il nostro interesse”.

I problemi di Bellolampo, secondo Monastra "sono legati all’intera discarica e in particolare alla gestione dei rifiuti da parte del Comune di Palermo”.

Il movimento 5 stelle intanto va all'attacco: "L'ampliamento della sesta vasca di Bellolampo è una soluzione tampone e pericolosa. Il piano rifiuti che Musumeci proporrà a Gentiloni non può puntare ancora sulle discariche, ma sugli impianti di recupero", dicono i parlamentari M5S della commissione Ambiente dell'Ars, Giampiero Trizzino, Valentina Palmieri, Nuccio Di Paola e Stefania Campo all'Ars. "Eppure il piano rifiuti che il presidente della Regione siciliana intende sottoporre al premier Paolo Gentiloni giovedì a Roma, punta proprio sull'ampliamento delle discariche esistenti. Musumeci parla di un piano rifiuti straordinario che punta quasi esclusivamente sull'ampliamento delle discariche esistenti; tra queste la sesta vasca di Bellolampo, una vasca ormai in esaurimento. Si tratterebbe di una operazione con la quale verrebbe innalzata la sponda di chiusura per permettere l'allungamento di appena tre mesi della vita della vasca".

Sullo smaltimento dei rifiuti interviene con una nota anche Giuseppe Lupo, presidente del gruppo PD all'Ars: "Chiediamo al governo Musumeci di istituire un fondo perequativo regionale che compensi le differenze dei costi per lo smaltimento dei rifiuti fra i comuni che possono avvalersi di discariche vicine e quelli che invece devo conferirli in siti distanti, con un aggravio di costi per le amministrazioni e per i cittadini". E aggiunge: "Non esistono comuni di serie A e comuni di serie B e neppure cittadini di sere A e di serie B: bisogna quanto più possibile uniformare la qualità del servizio ed il costo finale per gli utenti. Oltretutto se il conferimento in discariche situate a maggiore distanza avviene per periodi non preventivati durante l'anno, può generare debiti non previsti per le amministrazioni. Un fondo perequativo può ammortizzare queste differenze e livellare i costi. Inseriremo questa proposta all'interno della mozione che il PD ha già presentato all'Ars in tema di rifiuti - conclude Lupo - e che ci aspettiamo possa essere al più presto discussa in Aula".

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