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Fava: "Candidato di M5s cugino di un presunto mafioso". La replica: macchina del fango attivata

PALERMO. "Nella lista di Palermo dei 5stelle è candidato Giacomo Li Destri, cugino di primo grado del'omonimo Giacomo Li Destri, sotto processo per associazione a delinquere di stampo mafioso e ritenuto referente di Cosa Nostra a Caltavuturo". A denunciarlo è il candidato della sinistra, Claudio Fava, che parla di candidatura "inopportuna politicamente e moralmente".

E aggiunge: "Dalle intercettazioni telefoniche inserite nell'ordinanza che è pubblica emergono rapporti concreti tra il candidato del M5s Li Destri e il cugino presunto capomafia sotto processo. Quest'ultimo lo rassicura su una presunta richiesta di pizzo nei confronti del parente". Fava, che ha designato l'ingegner Gisella Mammo Zagarella assessore alla Legalità, ha mostrato in conferenza stampa l'ordinanza nell'ambito dell'operazione "Black cat" che coinvolge il presunto capomafia Giacomo Li Destri.

"Dopo avere letto l'ordinanza ho capito perché Cancelleri in questa campagna elettorale non ha mai parlato, come ho fatto io più volte, di Riccardo Pellegrino, che è candidato nella lista di Forza Italia a Catania mentre il fratello è sotto processo per associazione mafiosa", aggiunge Fava. E rivolgendosi a Cancelleri, dice: "Se non ve ne siete accorti è una tragedia, se ve ne siete accorti capisco perché Cancelleri si è limitato a fare i nomi di noti 'impresentabili' e sul tema della parentela volava e non metteva piedi per terra".

LA REPLICA. "Siccome la macchina del fango si è già attivata, deve essere chiara una cosa: non ho più rapporti con mio cugino da quasi trent'anni per motivi familiari che chiedo a tutti di rispettare. Lui è stato coinvolto nell'inchiesta 'Black cat' e dagli stessi atti emerge come lui stesso chieda notizie di me ad altre persone''. Lo scrive su Facebook Giacomo Li Destri. Lo scorso luglio il pm ha chiesto 14 anni di reclusione per Li Destri. ''Non ho mai pagato, né tantomeno mi è mai stato chiesto 'pizzo' in alcuna forma - prosegue Li Destri - Per un semplice motivo: avrei subito denunciato. E questo è stato messo anche a verbale di fronte ai carabinieri. La mia azienda ha il certificato antimafia ed è nella 'White list' della prefettura. Non ho nulla da nascondere, né posso certo rispondere io di eventuali colpe di altri. Non sarà qualche schizzo di fango ad arrestare la riscossa del popolo siciliano''.
E ancora: "Sono stato sentito dai carabinieri immediatamente dopo l'arresto di mio cugino. A loro ho confermato di non avere più rapporti con lui da quasi trent'anni. È tutto a verbale, Fava può andare a cercarselo. Così come non gli può sfuggire che, se così non fosse, sarei stato denunciato per aver detto il falso. È evidente l'intento diffamatorio delle frasi di Fava per questo ho dato mandato ai miei legali di querelarlo".

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