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Regionali, Parisi in Sicilia: "Lo sviluppo deve partire dai quartieri"

Stefano Parisi, Energie per l'Italia

CATANIA. Si è chiusa nella Sicilia occidentale la 7 giorni di campagna elettorale di Stefano Parisi, leader di Energie per l'Italia sostegno del candidato del centrodestra a governatore della Regione, Nello Musumeci. "In Sicilia - ha ricordato Parisi - c'è bisogno di lavoro e per crearlo è necessario rendere attrattivo il territorio per gli investimenti".

"Questa terra ha bisogno di una "scossa" e la strada da percorrere è quella della fiscalità di vantaggio. La nostra proposta, già condivisa da Nello Musumeci, è l'avvio di un programma di rilancio in grado di rimettere al centro, nel lungo periodo, l'attrattività territoriale e la salvaguardia urbanistica, a partire dalle città.

"Lo sviluppo deve partire dai quartieri - ha sottolineato Parisi - con particolare attenzione alla tutela dei centri storici. La fiscalità di vantaggio occorrerebbe estenderla a tutta la Sicilia e non a specifiche aree. Occorre poi introdurre procedure burocratiche più snelle e un piano speciale per il controllo del territorio. I potenziali investitori devono essere aiutati e incoraggiati. La Sicilia - ha osservato Parisi -deve ripopolarsi perché nessuna ipotesi di sviluppo potrà essere attuata se i giovani continueranno ad andare via. La Sicilia può e deve diventare motore dello sviluppo dell'Italia meridionale".

"Un quarto del patrimonio artistico italiano si trova in Sicilia. In questa regione vi sono oltre 100 siti di grande interesse turistico. La Sicilia è un grande museo a cielo aperto", ha ricordato Stefano Parisi.

"Bisogna però migliorare i collegamenti - ha aggiunto Parisi - per raggiungere la Sicilia e per muoversi in Sicilia. E per questo è necessario avviare presto un piano per la realizzazione di nuove infrastrutture, utilizzando i fondi europei. Occorre rendere più accessibile la zona occidentale dell'Isola. Chi vuol venire a vedere le saline di Trapani, visitare Erice o Marsala, e più in generale questa provincia, venendo in auto da Catania, non può impiegare quasi 5 ore. Qui - ha sottolineato Parisi - è possibile fare turismo 12 mesi l'anno. Ma per suscitare l'interesse di turisti e operatori è necessario migliorare i collegamenti, valorizzare e promuovere a livello internazionale il territorio. Poi è anche necessario riqualificare l'enorme patrimonio esistente. Lo sviluppo economico e occupazionale - ha sostenuto Parisi - passa anche attraverso interventi di recupero e di gestione di alcuni siti coinvolgendo i privati. Penso ad esempio che in questa parte della Sicilia potrebbero essere realizzati dei porti turistici e questo tipo di interventi potrebbero essere affidati a investitori internazionali, senza incidere sulla spesa pubblica. Tutto questo - ha concluso Parisi - nel breve periodo potrebbe dare un forte impulso allo sviluppo alla Sicilia".

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