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Ars, aumenta la spesa per i pensionati: 700 mila euro in più

PALERMO. È bastato approvare il bilancio dell’Ars, l’ultimo della legislatura, per scatenare uno scontro ai vertici del Parlamento sulla possibilità di tornare ad assumere. Da un lato Nino Oddo, capo dei deputati questori, ha annunciato che «entro la fine della legislatura verranno di nuovo banditi dei concorsi». Dall’altro il presidente Giovanni Ardizzone: «Sarebbe eticamente inconcepibile. Non ci saranno nuove assunzioni». Oddo ha detto che «dopo i prepensionamenti degli ultimi due anni si sono liberate varie postazioni in pianta organica. E prima che la legislatura finisca almeno una parte di queste postazioni verrà coperta tramite concorsi».

Ma è bastato che la notizia rimbalzasse sui siti per far maturare la smentita di Ardizzone. Il presidente dell’Ars non vuol dare un segnale di riallargamento della spesa in un momento in cui il Parlamento è tornato al centro delle polemiche per i vitalizi (soprattutto quelli di reversibilità per mogli e figli di ex deputati) e per la spesa pensionistica che continua a crescere neutralizzando alcuni dei risparmi effettuati sul taglio degli stipendi. Per le pensioni degli ex dipendenti l’Ars spenderà 700 mila euro in più (51 milioni e mezzo a fronte dei 50,8 dell’anno scorso). Mentre la riduzione del costo degli stipendi è di 500 mila euro: per le buste paga l’Ars spenderà quest’anno 25 milioni.

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