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Gentiloni nomina i sottosegretari: Faraone alla Sanità, confermati Castiglione e Vicari

ROMA. Ecco l'elenco dei 41 sottosegretari di Stato nominati oggi dal Consiglio dei ministri.

- Presidenza del Consiglio Maria Teresa Amici, Gianclaudio Bressa, Sandro Gozi, Luciano Pizzetti, Angelo Rughetti e Maria Elena Boschi

- Affari esteri e cooperazione internazionale Vincenzo Amendola, Benedetto Della Vedova, Mario Giro

- Interno Gianpiero Bocci, Filippo Bubbico, Domenico Manzione

- Giustizia Federica Chiavaroli, Cosimo Maria Ferri, Gennaro Migliore

- Difesa Gioacchino Alfano, Domenico Rossi

- Economia e finanze Pier Paolo Baretta, Luigi Casero, Paola De Micheli, Enrico Morando

- Sviluppo economico Teresa Bellanova, Antonio Gentile, Antonello Giacomelli, Ivan Scalfarotto

- Politiche agricole, alimentari e forestali Giuseppe Castiglione, Andrea Olivero

- Ambiente e tutela del territorio e del mare Barbara Degani, Silvia Velo

- Infrastrutture e trasporti Umberto Del Basso De Caro, Riccardo Nencini, Simona Vicari

- Lavoro e politiche sociali Franca Biondelli, Luigi Bobba, Massimo Cassano

- Istruzione, università e ricerca Vito De Filippo, Angela D'Onghia, Gabriele Toccafondi

- Beni e attività culturali e turismo Dorina Bianchi, Ilaria Borletti Buitoni, Antimo Cesaro

- Salute Davide Faraone

"Più tardi giurando davanti al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il mio pensiero non potrà che andare a mia figlia Sara, il suo volto ed i suoi bisogni di essere speciale sono sempre l'anima di ciò che faccio, i suoi diritti e quelli di tanti bambini, ragazzi e adulti con autismo saranno il punto di partenza e di arrivo per tante battaglie da portare avanti e tante cose da fare, per questo con il cuore ho scelto questa avventura".

Lo scrive sul suo blog Davide Faraone (Pd) nominato oggi unico sottosegretario al ministero della Salute. "La politica non è solo una questione di testa, non è mero e freddo calcolo - continua Faraone -. La politica è anzitutto passione, cuore, sentimento. Ed è col cuore che vado, dunque, al Ministero della Salute dove lavorerò al fianco del ministro Beatrice Lorenzin verso la quale nutro una grande stima. Certo un po' del mio cuore lo lascio al ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, dove ho comunque vissuto una bellissima esperienza per la quale ringrazio prima di tutto il ministro Stefania Giannini e poi tutte le straordinarie persone con le quali ho avuto il piacere di condividere questo percorso".

La conferenza stampa di fine anno. "La maggioranza l'abbiamo misurata nel voto di fiducia, è una maggioranza molto confortevole alla Camera, meno al Senato. Tuttavia in Europa esistono governi che convivono con maggioranze anche meno confortevoli della nostra". Lo afferma il premier Paolo Gentiloni alla conferenza stampa di fine anno.

Roma. "Penso che Roma debba recuperare l'ambizione, un dato fondamentale per questa città. Credo che su questo punto abbiamo fatto passi indietro. Oggi la competizione tra le grandi metropoli si fa sui progetti. Penso che rinunciare alle Olimpiadi sia stato un errore". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni nella conferenza stampa di fine anno, rispondendo a una domanda sui problemi della Capitale e l'amministrazione raggi.

"Non c'è alcuna distrazione, nè personale, visto che sono romano, nè dal punto di vista politico, del governo nei confronti della città di Roma. Ho cominciato a lavorare al Comune di Roma nel '93, quando Roma e il suo ruolo di Capitale era messo in discussione. Credo - ha aggiunto - di aver contribuito a una stagione in cui Roma ha recuperato non solo il suo ruolo ma anche la sua ambizione. Chi amministra Roma non deve badare solo alla buona gestione ma anche alla vocazione della città. E su questo punto abbiamo fatto passi indietro. C'è stata una fase in cui Milano vedeva Roma con una certa invidia. Ora vorrei che Roma rilanciasse sul quella che si può chiamare la sua esclusività permanente che viene da millenni di storia".

Irpef.  "Non sono in grado di fare un discorso serio su una riduzione dell'Irpef. Certamente il governo precedente ha fatto forti riduzioni fiscali e questa misura sarebbe un giusto coronamento delle cose fatte ma ora, dopo 15 giorni dall'insediamento, dobbiamo verificare le condizioni e non possiamo dire cose impegnative che poi rischiamo di non poter mantenere".

Caso Poletti. Dal ministro Giuliano Poletti "un po' più di cautela sarebbe stata provvidenziale" ma "non parliamo di delinquenti bensì di una persona perbene che ha detto una cosa che non doveva dire e che per questo si è scusato. In un Paese come il nostro questa cosa lascerà certamente un segno, creerà difficoltà, ma finisce così, con le scuse dell'interessato anche perché non voglio fare paragoni ma, insomma cose ben più gravi abbiamo visto e sentito in questi anni". Lo afferma il premier Paolo Gentiloni alla conferenza stampa di fine anno.

Riforme. "Completare le riforme a dare un contributo a ricucire le lacerazioni che vive il nostro Paese". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni nella conferenza stampa di fine anno, indicando in questi due punti la "cifra" che intende dare il suo governo. "Noi ogni tanto - ha proseguito - ci dimentichiamo che straordinario paese è Italia, quanto nei decenni è cresciuta e progredita sul piano economico e civiltà, nonostante sul piano politico abbia vissuto nella fragilità, nell' instabilità, con attacchi terroristici. E' progredita grazie alla forza delle sue comunità e del suo tessuto sociale. Su questa forza - nel contributo limitato di un governo - contribuire a ricucire gli strappi nel tessuto sociale che vengono da fenomeni come la globalizzazioni, e persino da cose straordinarie come la Rete".

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