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Anci Sicilia: "Tanti Comuni sull'orlo del dissesto"

PALERMO. «Avevamo già denunciato la drammatica situazione finanziaria e di liquidità in cui versano gli Enti locali siciliani, infatti, in base agli stessi dati dell'assessorato Autonomie locali al 16 giugno di quest'anno, 300 comuni non avevano ancora deliberato il Rendiconto di Gestione finanziaria 2015 e 347 comuni non avevano ancora approvato il Bilancio di previsione 2016 e adesso tutto ciò viene tristemente confermato dai dati peggiori degli ultimi decenni».

Lo affermano in una nota Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di Anci Sicilia.

«Se si pensa, infatti, che - continua la nota - oltre alla precaria condizione di tutte le ex province, dall'inizio dell'anno ad oggi, da un canto, ben 6 comuni (Acate, Barrafranca, Carini, Casteltermini, Mussomeli e Scaletta Zanclea) hanno già formalizzato il dissesto finanziario e numerosi altri si apprestano a farlo nelle prossime settimane.

Siamo pertanto di fronte ad una crescita esponenziale di comuni strutturalmente deficitari nel 2016 che temiamo possa ancora aumentare nei prossimi mesi. La situazione è ancora più grave se si pensa che vi sono anche moltissimi Comuni che negli anni precedenti avevano dichiarato dissesto o fatto ricorso alla procedura di riequilibrio e che, alla luce della situazione attuale, si trovano oggi nella condizione di non poter rispettare gli impegni presi».

«A tal proposito - conclude la nota - apprezziamo l'attenzione che l'assessore delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, Luisa Lantieri, ha dimostrato nei confronti degli enti locali siciliani, con la circolare emessa ieri con la quale sono stati revocati i commissari straordinari per l'approvazione del bilancio di previsione 2016 ed è stata espressa la volontà di: 'sbloccare, al più presto, le quote dei fondi regionali al momento non disponibili per i comuni, comprese le somme destinate per gli investimenti».

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