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Termoli, Grillo arriva in moto al comizio. Il pubblico urla: "Onestà"

TERMOLI. «È arrivato in moto sin sotto il palco allestito in Piazza Duomo a Termoli, nel cuore del Centro storico della città, Beppe Grillo. Con Di Battista e Di Maio è salito subito sul palco tra gli applausi del pubblico, oltre 1.500 persone, assiepate nella piazza. Ad aprire le »danze« ci ha pensato Di Maio vice presidente della Camera dei Deputati nel mentre il pubblico urlava "onestà". «Senza Casaleggio non saremmo qui. 10 anni fa quando abbiamo iniziato ci dicevano non c'è la farete mai voi due. Non c'è l'impossibile».

Grillo sale sul palco a Termoli e ricorda così Gianroberto Casaleggio.«La parola democrazia non significa più niente con un parlamento non eletto». Lo ha detto Grillo questa sera a Termoli dove è arrivato con Di Maio e Di Battista in moto. «La costituzione e» stata scritta nel '48, nel '48 l'80 per cento delle persone non aveva neanche la licenza elementare. I laureati erano al 3 per cento oggi siamo al 40 per cento circa. Hanno scritto una Costituzione di 9.369 parole - ha proseguito Grillo -, l'hanno divisa in 480 periodi, ogni periodo di 19,6 parole, sotto le 20, perchè hanno detto: tanto bisogna renderla semplice, fruibile e capibile. Sotto le 20 parole a periodo. Ed oggi questa Costituzione sorregge un sistema di leggi assolutamente incomprensibile, che ogni periodo e« mediamente da 120 a 200 parole a periodo. È la complessità della politica. E» fatto apposta per cui tu non debba capire con dentro frodi semantiche«.

«Cosa significa votare oggi: metà non va a votare, l'altra metà fa voto di scambio e qualcuno sta lì a guardare ma forse: farò finta di credere in questo Governo perchè un pò mi fa comodo. Oggi la forma più pura, più alta di politica è dire di No». Grillo sul palco di Termoli infiamma la gente assiepata in Piazza Duomo insieme a Di Maio e Di Battista. «Non solo dire No alla 'Ndrangheta, non solo dire di no alla Finanza, alle banche. È dire di no nel vostro cuore, nella vostra mente»,ha detto ancora. «È dire No quando vi offrono un lavoro che sapete che magari lo fa meglio un altro. Dire di no ad una tangente che non dovreste prendere. È dire di no ad un avanzamento del vostro lavoro, e lì la vostra scelta che dovete fare. La nostra l'abbiamo fatta, ora tocca a voi».

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