Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'attacco di Musumeci: "Rivedere i rapporti tra Siae e Anci"

CATANIA. «L'opera vessatoria svolta dalla Siae in Sicilia nei confronti dei Comuni e delle associazioni no profit è diventata davvero intollerabile. L'accanimento di alcuni agenti contro le manifestazioni estive e l'impotenza degli organizzatori impongono un intervento fermo e deciso da parte del governo regionale sulla direzione regionale della società e sul ministero per i beni culturali e lo spettacolo».  Lo dice il presidente della Commissione regionale Antimafia Nello Musumeci, che è anche componente in commissione Cultura dell'Ars, dopo avere raccolto alcune segnalazioni da parte di enti pubblici e privati giunte in queste settimane estive da tutte le province dell'Isola.  «Ho presentato, assieme ad altri colleghi, un'apposita mozione, che verrà discussa e votata dall'Aula alla ripresa, affinchè la Regione faccia sentire la propria voce a difesa dei Comuni e di quanti vivono nell'incubo di una vera e propria tortura fiscale, aggiunge Musumeci secondo cui »non è tollerabile che per una manifestazione gratuita con tremila spettatori gli organizzatori, spesso volontari, debbano versare più di mille euro«. Nella mozione si chiede »di rivedere l'accordo tra Anci e Siae rinnovato nel 2013, ampliare la platea delle tariffe agevolate per le riproduzioni musicali in eventi organizzati da Comuni ed enti privati e di chiedere l'esclusione dal pagamento dei diritti Siae in caso di manifestazioni senza scopo di lucro«. »Dopo le Regioni Lombardia e Toscana, la Sicilia - conclude Musumeci - sarebbe la terza in Italia a prendere posizione ufficiale contro un balzello che scoraggia ogni tiepida iniziativa per la promozione della cultura nell'Isola«.

Caricamento commenti

Commenta la notizia