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Legge di stabilità, entra indice di benessere: il nuovo bilancio dello Stato

ROMA. Addio alla legge di Stabilità, arriva il nuovo bilancio dello Stato. Con 184 sì, 23 no del M5S e 15 astenuti della Lega, il ddl di riforma, all'esame del Senato per l'ultima lettura, dei documenti di finanza pubblica incassa il via libera definitivo del Parlamento. E così la prossima sessione di bilancio partirà con nuove regole: è «una rivoluzione culturale», commenta il presidente della commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia.

Ecco le novità principali.

ADDIO LEGGE STABILITÀ, ARRIVA DDL UNICO. Da ottobre ci sarà un documento unico di bilancio: in un solo testo dunque saranno contenute le norme in materia di entrata e di spesa per realizzare gli obiettivi programmatici di finanza pubblica e le previsioni di entrata e di spesa formate sulla base della legislazione vigente.

SPUNTA INDICE BENESSERE. Il Bilancio non misurerà solo il Pil. La riforma prevede infatti che venga allegato al Def l'Indicatore di benessere equo e sostenibile (Bes), e che entro il 15 febbraio di ogni anno le Camere votino una risoluzione sugli effetti delle politiche sul Bes (es. ambiente, asili nido, trasporti, ecc).

STOP CLAUSOLE SALVAGUARDIA E NUOVA GOVERNANCE. Utilizzate sempre più di frequente negli ultimi anni, vengono "superate". Il dato centrale è la nuova governance della finanza pubblica, con la possibilità per il ministero dell'Economia e per Palazzo Chigi di intervenire nel corso dell'anno sui bilanci dei ministeri che sforano le spese. Il Tesoro monitorerà la spesa degli altri dicasteri nel corso dell'anno.

E STOP ANCHE AL SUK DELLE NORME LOCALISTICHE. Niente norme di delega al governo o puramente ordinamentali e, soprattutto, niente "misure microsettoriali o di natura localistica", cioè le cosiddette "marchette".

POLITICHE DI GENERE. Viene introdotto il bilancio di genere, la cui metodologia sarà definita da un decreto di Palazzo Chigi ma che comunque dovrà tenere conto delle esperienze già adottate nei bilanci degli enti territoriali. Il Tesoro è poi tenuto a una relazione al Parlamento.

STRETTA SU 5 E 8 XMILLE. Divieto di utilizzo delle risorse derivanti dall'otto e dal cinque per mille Irpef come fonte di copertura.

BANCHE DATI, ACCESSO DIRETTO A PARLAMENTO. Deputati e senatori avranno accesso alle banche dati della P.a. e ad ogni altra fonte informativa pubblica.

ANCHE IL CALENDARIO CAMBIA. La Nota di aggiornamento del Def deve essere presentata alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno, mentre il disegno di legge del bilancio dello Stato entro il 20 ottobre.

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