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Migranti, il sindaco di Lampedusa: "Sistema europeo è respingente"

Il sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini

LAMEZIA TERME. «L'attuale  sistema europeo di accoglienza dei migranti è respingente». Lo  ha detto, secondo quanto riferisce un comunicato, il sindaco di  Lampedusa, Giusi Nicolini, intervenendo a «Trame», il Festival  dei libri sulle mafie, il cui direttore artistico è Gaetano  Savatteri, giunto alla sesta edizione e che si chiude stasera a  Lamezia Terme.

Il sindaco di Lampedusa, intervistata dal giornalista di  Liberation Eric Jozsef, ha aggiunto che «di accoglienza non si  muore e l'emergenza si può governare. In giro c'è tanta  propaganda per alimentare l'idea di un'Europa che fa la guerra  ai poveri per spostare l'attenzione da quel disegno europeo  andato in frantumi. Bisogna rivedere Dublino così come è  concepito e sbaglia anche chi usa la logica emergenziale per  fare affari facili. È un'occasione troppo ghiotta e ci  guadagnano tutti. Dobbiamo costruire, invece, una rete tra i  territori di frontiera. La politica ha paura, ma sta a noi  risvegliare l'idea positiva del Mediterraneo. È solo così che  costruiremo il nostro futuro».

«Sbaglia chi, come Salvini e Gasparri - ha detto ancora Giusi  Nicolini - ritiene che il soccorso in mare incoraggi i  criminali. L'emergenza nutre la paura e rafforza chi punta alla  rinascita dei nazionalismi. Noi continuiamo a fare accoglienza  di frontiera e non è vero che l'Isola sia morta e che il turismo  sia sparito. Anzi. Così come non è vero che da noi entrano  tutti. A Lampedusa avviene l'identificazione. E poi sono  pochissimi i migranti che vogliono restare in Italia:   preferiscono i Paesi del Nord Europa, che hanno un sistema di  welfare migliore».     «In ogni caso - ha concluso il Sindaco di Lampedusa - le  migrazioni rappresentano una questione epocale e bisogna  organizzarsi per affrontarle».

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