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Referendum, la campagna parte da Bergamo, Renzi: "Paese fermo per troppo tempo"

BERGAMO. Visita alla Brembo di Stezzano, in provincia di Bergamo, per il premier Matteo Renzi che è stato accolto dal presidente Alberto Bombassei e dalle autorità locali, tra cui il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. Prima di entrare nell'azienda ha voluto stringere le mani ad alcuni lavoratori, che lo attendevano davanti all'ingresso. Poi ha iniziato la visita all'interno dello stabilimento.

«Il nostro Paese è stato per troppo tempo fermo: non la parte produttiva, come la Brembo che ha investito, ma nel modello di gestione istituzionale e della cosa pubblica, dove non si è accelerato», ha detto il presidente del Consiglio nel suo discorso.

«È il dovere del presidente di una delle potenze industriali, perchè continuiamo a esserlo anche se talvolta a nostra insaputa - ha aggiunto - rendere omaggio a realtà come questa che ci rendono orgogliosi nel mondo. È un fatto etico e politico».

Nel corso della visita, inoltre, Renzi ha annunciato che il 31 agosto si svolgerà un incontro bilaterale tra Italia e Germania con il premier tedesco Angela Merkel alla sede della Ferrari di Maranello.

E mentre in piazza inizia la raccolta delle firme, dal palco del teatro sociale di Bergamo Renzi lancia la campagna per il referendum sulla riforma costituzionale. L'Italia che dice sì» con lo sfondo tricolore è lo slogan che campeggia come scenografia. In teatro sono presenti fra gli altri il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini e il coordinatore regionale Alessandro Alfieri. Al suo arrivo, tutti i presenti nel teatro gli hanno dedicato un lungo applauso.

Appena Matteo Renzi ha iniziato a parlare un contestatore ha urlato «Basta con la politica spettacolo!».
Il contestatore è stato criticato dal pubblico mentre continuava ad urlare ed accompagnato fuori dalle forze dell'ordine.

Contestazioni ci sono state anche all'esterno del teatro dove una ventina di antagonisti contestano Renzi cantando slogan da stadio e scandendo un ironico 'Go, Renzi go". Il gruppo di contestatori è passato dalla vicina piazza, ha acceso un fumogeno arrivando all'ingresso del teatro. Qui poi sono stati allontanati da agenti in tenuta antisommossa mentre un paio di altre persone rimaste ha alzato cartelli con scritto 'hanno fatto un disastro e lo chiamano scuola".

«Se qualcuno fuori da qui o infiltrato in teatro pensa di toglierci il buonumore della campagna referendaria ha sbagliato», ha detto Renzi a Bergamo.

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