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L'Anm: parole di Renzi inopportune
"Io non ho attaccato i magistrati"

Le dichiarazioni sulle inchieste sul petrolio "a cadenza Olimpiadi" fatte ieri dal presidente del consiglio durante la direzione del Pd

POTENZA. "Le dichiarazioni di Renzi sono inopportune nei tempi ed inconsistenti nei fatti". E' la dura replica del presidente della sezione della Basilicata dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), Salvatore Colella, alle parole del Presidente del Consiglio che, ieri, durante la direzione del Pd, aveva paragonato temporalmente le inchieste della Procura di Potenza sul petrolio alle Olimpiadi.

"Inopportune - ha spiegato Colella - perché arrivano in un momento molto delicato dell'inchiesta, con un intervento 'a gamba tesa' e le sue insinuazioni sono quantomeno viziate da un interesse di parte, inconsistenti perché smentite, solo poche ore dopo, da un pesante verdetto di condanna contro i vertici della Total nel processo 'Totalgate'". "Se è vero che in un paese civile, come dice il Presidente Renzi, 'i processi arrivano a sentenza', e noi abbiamo dimostrato di saperlo fare - ha continuato l'Anm lucana - è anche vero che in un Paese civile 'il governo rispetta i lavoro dei magistrati', sempre, anche quando toccano la propria parte politica. Ci saremmo aspettati la stessa intransigenza e fermezza di condanna annunciata dal presidente in occasione di altre inchieste di rilievo nazionale", ha concluso Colella.

"Oggi leggo sui giornali 'Renzi accusa i magistrati': ma dove? - risponde il premier -. Quello che accusava i magistrati qui ci stava qualche anno fa. Noi i magistrati li incoraggiamo a fare il più veloce possibile e a parlare con le loro sentenze. Più vanno a sentenza più siamo contenti". "Poi per la legge italiana - aggiunge Renzi nel corso della diretta #Matteorisponde - è condannato chi abbia avuto una sentenza definitiva".

Mentre l'ufficio della Procura della Repubblica di Potenza non commenta neanche le dichiarazioni sulle inchieste sul petrolio "a cadenza Olimpiadi" fatte ieri dal presidente del consiglio durante la direzione del Pd. Già ieri, al termine dell'audizione a Roma del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, il Procuratore capo di Potenza, Luigi Gay, non aveva risposto alle domande dei giornalisti sulle frasi pronunciate da Renzi.

Oggi i pm potentini Francesco Basentini e Laura Triassi sono impegnati negli interrogatori di garanzia delle cinque persone agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sul petrolio in Basilicata, in particolare del "filone" riguardante lo smaltimento dei rifiuti nel centro oli dell'Eni di Viggiano (Potenza). Domani invece sarà interrogato l'ex sindaco di Corleto Perticara (Potenza), Rosaria Vicino (Pd), ai domiciliari da giovedì scorso nell'ambito del "filone" sul progetto "Tempa Rossa".

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