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Lantieri, giunta divisa: 4 assessori pronti allo scontro con Crocetta

In queste ore è circolata la voce che le trattative tra il governo nazionale e la Sicilia sugli aiuti per chiudere il bilancio sono sospese fino a quanto la questione politica non sarà risolta

PALERMO. La nomina di Luisa Lantieri come nuovo assessore alla Funzione pubblica rischia di creare una nuova, pesante crisi di governo. Il movimento Sicilia Futura, guidato da Totò Cardinale, aspirava a due posti in giunta secondo un accordo che sarebbe stato preso coi vertici nazionali del Pd.

Di fronte alla decisione di Crocetta di nominare Lantieri, deputato che peraltro ha scelto di non confluire nel progetto di Cardinale e che rappresenta Sicilia Democratica e i socialisti, gli otto deputati del gruppo hanno annunciato di passare all’opposizione. "Il dado è tratto" ha detto il capogruppo all’Ars, Giuseppe Picciolo, che ha però lanciato un ultimo appello al Pd e agli ex alleati “a fermarsi e riflettere prima poter scivolare in una sorta di limbo rischiando di interrompere un dialogo e un percorso di lavoro fattivo di cui si può avvantaggiare solo la Sicilia e i siciliani”.

Sicilia Futura, movimento nato per attirare nell’orbita di Renzi moderati e delusi del centrodestra, ha subito incassato la solidarietà di Davide Faraone, braccio destro di Renzi in Sicilia e punto in riferimento del partito di Cardinale nell'Isola: come segno tangibile, gli assessori renziani Baldo Gucciardi, Vania Contrafatto e Alessandro Baccei hanno deciso di non prendere parte alla riunione della giunta prevista per oggi pomeriggio.

Doveva essere assente anche Maurizio Croce, unico riferimento di Sicilia Futura in giunta e pronto a dimettersi senza un accordo tra il partito e Crocetta. I quattro assessori hanno però deciso di partecipare alla giunta solo per lavorare alla vertenza dei forestali per i quali i soldi sono finiti. L'accordo politico prevede che abbandonino i lavori solo dopo che sarà stata trovata una soluzione.

Ma il livello di scontro rischia di alzarsi ulteriormente. In queste ore è circolata la voce che le trattative tra il governo nazionale e la Sicilia sugli aiuti per chiudere il bilancio sono sospese fino a quanto la questione politica non sarà risolta. Crocetta dal canto suo oggi ha fatto sapere di “essere stato leale” e di “avere rispettato gli accordi”, tanto da considerare “la discussione chiusa”. Ma l’intervento del Nazareno potrebbe ben presto rimettere tutto in discussione.

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