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Gela, il mercato si sposta: risparmiati 200 mila euro

GELA. Un cambio di area per il mercato settimanale che ha provocato un risparmio di 200 mila euro all' anno. Ma anche la decisione di estendere la zona delle Ztl e prolungarne gli orari per far vivere più intensamente il centro storico. Infine un piano contro la disoccupazione. Sono queste "le buone notizie" raccontate ai microfoni di Ditelo a Rgs dal sindaco di Gela, Domenico Messinese (twitter #sindaciebuonenotizie).
La prima buona notizia riguarda il mercato settimanale.

Quali sono le novità?
«Il mercato settimanale rappresenta un riferimento importante per le famiglie, un luogo dove poter fare acquisti a prezzi più contenuti. Ha rappresentato, però, negli anni passati un problema di difficile soluzione. Da tempo, nella nostra città, non si è riuscito a trovare un posto idoneo per questa attività produttiva. Un problema che abbiamo ereditato mache, dopo appena un mese dal nostro arrivo, siamo riusciti a risolvere. Abbiamo deciso, infatti, di rescindere il contratto con i privati che ospitavano il mercato per trasferire tutto dentro un' area urbana comunale. Facendo così abbiamo fatto risparmiare alla collettività 200 mila euro all' anno. Una soluzione che è stata ben accettata sia dai cittadini che dagli operatori».

Grande successo anche per le zone a traffico limitato che sono riuscite a dare un nuovo impulso al centro storico. In che modo?
«Nel periodo estivo abbiamo deciso sia di prolungare gli orari, sia di estendere l' area della Ztl (Zona a traffico limitato n.d.r.). In questo modo il centro storico è stato vissuto più intensamente dalla popolazione sino alle 2 del mattino. Un grande successo, abbiamo ottenuto anche un plauso dai commercianti che inizialmente si erano dimostrati un po' restii alla nostra decisione».

Grande nodo da sciogliere è quello dell' occupazione a Gela. Anche in questo settore state cercando di trovare una soluzione. In che modo e coinvolgendo chi?
«Quello dell' occupazione è un problema molto grave, per adesso, a Gela. Bisogna considerare che è stato chiuso lo stabilimento petrolchimico, si sono interrotte tutte le attività portuali, si è bloccato - di fatto - il trasporto su gomma degli autotrasportatori. C' è una profonda crisi all' interno della città. Abbiamo deciso, quindi, di metterci subito in moto per poter dare una risposta al Governo che ha dichiarato Gela "area di crisi complessa". Abbiamo, così, redatto un accordo di programma - assieme a sindacati, Regione e ministero dello Sviluppo economico -per poter avviare il rilancio della città. Già solo dopo un mese siamo riusciti ad ottenere i primi tavoli di concertazione. Stiamo cercando di affrontare il problema non come uno spot, ma costruendo un piano che possa coinvolgere quelle istituzioni in grado di darci le giuste risposte. È una grossa sfida, ma noi non vogliamo che Gela finisca come altre parti della Sicilia e d' Italia dove, chiusa un' attività imprenditoriale e lavorativa, è arrivato il deserto occupazionale. Non è facile. Ma sono sicuro che con il coinvolgimento di tutti possiamo dare una svolta».

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