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Crocetta-quater, vertice con Raciti. Guerini: nuovo assetto per portare a termine legislatura

Il presidente della Regione Rosario Crocetta

PALERMO. È in corso da un paio d'ore il vertice tra il governatore della Sicilia Rosario Crocetta e il segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti, sulla formazione della nuova giunta. L'incontro a Palazzo d'Orleans. Crocetta ha incontrato anche Nuccio Cusumano di Sicilia democratica e domani sarà il turno della delegazione dell'Udc, guidata da Gianpiero D'Alia.

«Non diamo il permesso a nessuno. C'è una scelta che è stata compiuta. Si sta lavorando in quella direzione. Da parte nostra c'è il sostegno al percorso che i partiti, a partire dal Pd, in Sicilia vorranno individuare». Lo ha affermato il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini a Catania, a margine della convention di Sicilia futura, in merito all'ipotesi di azzeramento della giunta regionale avanzato dal presidente della Regione Rosario Crocetta.

«Siamo chiamati a governare questa regione, i suoi problemi, le sue opportunità e lo dobbiamo fare nel miglior modo possibile». Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, commentando l'ipotesi tramontata del voto anticipato in Sicilia e la nascita del quarto Governo Crocetta, a margine della manifestazione politica che a Catania battezza Sicilia Futura, movimento nato dalla federazione tra Sicilia Democratica per le Riforme e Pdr. «Io credo che ci siano le condizioni per farlo - ha aggiunto - se c'è da parte di tutti un'assunzione di responsabilità forte. Ci stiamo muovendo in questa direzione e credo possa essere uno sbocco positivo. Certo, abbiamo ancora del lavoro da fare, noi accompagniamo il percorso, ma poi sono i partiti in Sicilia che devono decidere. La volontà mi pare sia quella di dare un nuovo assetto al Governo regionale che abbia di fronte a sè la prospettiva della conclusione della legislatura». Guerini ha anche parlato di un incontro in programma, a Roma, tra Crocetta e il sottosegretario De Vincenti: «Penso che sia questione di qualche giorno».

«Accolgo con molta soddisfazione le parole del vice segretario Guerini, che oggi ha ribadito quanto detto a me e a Fausto Raciti nell'incontro al Nazareno. Sono orgoglioso per la scelta del mio partito di privilegiare gli interessi della Sicilia e del popolo siciliano ad altre operazioni avventuriere che avrebbero danneggiato la nostra isola». Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta commentando le dichiarazioni di Lorenzo Guerini a proposito della decisione del presidente della Regione di azzerare la giunta e di formare un nuovo governo.

Crocetta aggiunge: «Adesso si parte con un governo politico per programmare la spesa dei fondi Ue, per riformare la burocrazia, per dare una svolta all'economia». «Come prima cosa il lavoro e il sostegno alle imprese», aggiunge il governatore. Che poi ricorda l'incontro decisivo che avrà a Roma, il 28 ottobre, col sottosegretario Claudio De Vincenti, col quale sarà affrontata la delicata questione del disavanzo di 1,9 miliardi di euro della Regione per il 2016. «Sono ottimista - afferma il governatore - Ci sono tutte le condizioni per dare una svolta alla Sicilia, proseguendo l'azione di risanamento dei conti e per sostenere l'economia, puntando sul lavoro, sui poveri e sulle imprese».

«Rimpasto è parola che non mi piace in generale. È lontana anni luce dalla nostra concezione di fare politica». Lo ha detto il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone rispondendo alla domanda di un giornalista che, a Catania, a margine della convention di Sicilia Futura, gli ha chiesto del rimpasto annunciato dal presidente della Regione Rosario Crocetta.  «Non mi interessa - ha aggiunto Faraone - un dibattito legato a queste questioni. La preoccupazione è quella di creare le condizioni affinchè la Sicilia non perda le occasioni del Governo Renzi. E purtroppo fino a ora le abbiamo perse. Quando riusciremo a creare le condizioni affinchè tutte le riforme che si stanno facendo non si fermano a Reggio Calabria, io sarò contento».

«Se non ci sarà un tavolo dove le forze politiche e i movimenti che fanno parte della maggioranza di governo in Sicilia si siedano con pari dignità, noi non siamo disposti a parlare di rimpasto. Nè ci interessa entrare nel Crocetta quater senza un progetto e il coinvolgimento di tutti». Lo ha affermato Totò Cardinale, presidente onorario di Sicilia Futura, movimento nato dalla collaborazione tra il Patto dei Democratici per le Riforme, durante la convention in corso a Catania alla presenza del vice segretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini e del sottosegretario Davide Faraone.

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