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Ars, respinta una mozione di censura contro Patrizia Monterosso

PALERMO. Con 39 voti contrari, 18 favorevoli e tre astenuti l'Ars ha respinto la mozione di censura contro il segretario generale della Regione, Patrizia Monterosso. All'esito della votazione, dai banchi dei 5stelle, promotori dell'atto parlamentare, sono partiti applausi di scherno e urla contro il capogruppo del Pd all'Ars, Antonello Cracolici, che aveva preso la parola prima del voto per esprimere contrarietà alla mozione.

«La cosa più grave è aver  soffocato il dibattito democratico del parlamento siciliano:  neanche ai tempi di Mussolini si zittiva il parlamento in questo  modo». Lo ha detto Giorgio Ciaccio, capogruppo dei «grillini»  all'Ars, incontrando i giornalisti a Palazzo dei Normanni dopo  il voto con il quale l'Ars ha respinto la richiesta esame della  mozione sulla rimozione del segretario generale della Presidenza  della Regione Siciliana Patrizia Monterosso.     «Per motivare questo voto - ha aggiunto Ciaccio - è stato  detto che non vi erano precedenti di riferimento su mozioni  analoghe: un falso, l'Ars in passato ha perfino discusso mozioni  sulla rimozione di tutti i dirigenti sanitari. Ripeto, qui non è  stato detto 'nò alla mozione del Movimento 5 Stelle, è stato  detto 'nò alla possibilità di una discussione democratica».

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