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Giannini: i docenti non boicotteranno il nuovo anno scolastico

Il ministro: "La riforma ha molto più consenso di quanto si pensi"

ROMA. "Sono convinta che quest' anno la macchina funzionerà meglio di prima. Le condizioni ci sono tutte. C' è un impegno della macchina straordinario. La riforma è un patrimonio di opportunità che viene dato alla scuola. Poi, certo, se questo patrimonio venisse messo nel cestino, se si incrociassero le braccia e si dicesse "noi non facciamo lezione", oppure "noi non attiviamo gli stage che la legge prevede e che la legge paga", o ancora "noi non accogliamo le nuove strutture per i laboratori", allora forse ci sarebbe da farsi qualche domanda...".

E' quanto afferma al Messaggero, il ministro dell' Istruzione Stefania Giannini. Alla domanda se tema il boicottaggio dei professori, Giannini replica: "Non mi pare che ce ne siano le premesse. Girando l' Italia, ho sentito molte critiche ma anche pareri positivi, come sempre in questi casi la protesta è organizzata e molto rumorosa, mentre il consenso è individuale e silenzioso".

"Il lavoro non è finito - fa poi sapere il ministro -: i cicli di elementari e medie vanno cambiati, i contratti rinnovati". "Avremo scuole aperte più a lungo - fa quindi sapere il ministro -, classi con meno alunni e il 10% di docenti in più". Infine, il ministro osserva: "Lo stipendio di un insegnante è basso, lo sappiamo. Per ora noi gli diamo 45 euro in più".

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