VENEZIA. "E' stato il perfetto suicidio". Così Massimo Cacciari, per anni sindaco di Venezia, commenta la sconfitta del centro sinistra alle comunali in laguna che hanno consegnato, dopo oltre vent'anni, a civiche e centro destra la città. Un "perfetto suicidio" rileva Cacciari nato dall'errore sulla scelta della persona.
"Ho predicato invano per un anno - dice all'ANSA Cacciari - che quella che si andava profilando era una candidatura rischiosa". "Nulla da dire sulla figura di Felice Casson - sottolinea -, persona onesta ma che non aveva la capacità intrinseca di intercettare voti. E nulla centra sul risultato lo scandalo Mose perché se l'elettorato avesse dovuto guardare a quello avremmo preso l'1% ad essere generosi".
"E' stato sbagliato il candidato - ribadisce -, ho provato a dirlo a Felice e poi a tutti gli altri, ma non c'é stato verso. Mentre dicevo che bisognava cambiare, rinnovare e mettere in campo forze giovani si è andati a quelle primarie che si sono dimostrate oscene". Ora per Cacciari "bisogna ripartire con gente nuova, fuori 'quadro', guardiamo chi è entrato in consiglio a quelli che sono nelle municipalità sperando che lavorino uniti per far ripartire il centro sinistra anche se sarà una stagione lunga e faticosa". "I 'vecchi' - conclude Cacciari -, come avevo già fatto io, se ne stiano a casa".
Caricamento commenti
Commenta la notizia