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Tagli ai consigli comunali: scontro Ardizzone-governo

L’assessore al Territorio scrive ai sindaci: «Poche risorse, collaboriamo»

PALERMO. Il taglio agli stipendi di consiglieri comunali, sindaci e assessori provoca subito un braccio di ferro fra governo e presidenza dell’Ars. Giovanni Ardizzone è contrario alla riduzione del 20% che l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, ha inserito in Finanziaria.
I tagli scatteranno dal mese successivo all’approvazione della manovra, dunque da maggio, e funzioneranno così: in grandi città come Catania e Palermo la riduzione per i sindaci oscillerà fra i mille e i 1.500 euro lordi al mese. I primi cittadini di una città di medie dimensioni (fra 40 mila e 100 abitanti) perderanno fra gli 800 e i 900 euro e quelli che guidano centri con popolazione superiore a 10 mila abitanti ma inferiore a 40 mila subiranno un taglio di di circa 700 euro al mese. Mentre un consigliere comunale di una grande città perderà intorno ai 25 euro a seduta.
Fin qui il progetto del governo, che recepisce limiti nazionali ignorati in Sicilia da tempo. Ma il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, contesta il piano: «Non si può pensare di risolvere i problemi della Sicilia tagliando le indennità degli amministratori locali, per altro non così alte come si vuol far credere. Meglio evitare di confondere l'opinione pubblica, aumentando ancora di più la distanza tra cittadini e politica». Per Ardizzone «la vera scommessa è rendere efficiente il sistema delle autonomie locali». Il presidente dell’Ars ricorda inoltre che «nel disegno di legge predisposto dagli uffici della presidenza dell'Ars in materia di liberi consorzi comunali e città metropolitane, l'articolo 22 ha già previsto l'equiparazione dello status degli amministratori locali siciliani a quello del resto d'Italia».
Dalla parte dell’assessore si schiera invece un consigliere comunale palermitano, Paolo Caracausi di Italia dei Valori: «Era ora che qualcuno provvedesse a ridurre i costi della politica. Baccei vada avanti. Mi aspetterei però anche una riduzione delle indennità dei parlamentari, troppo elevate rispetto alle funzioni».
Stipendi a parte, in questo clima a tendere una mano ai sindaci è il neo assessore al Territorio. Maurizio Croce ha scritto a tutti i primi cittadini per provare a instaurare un rapporto di collaborazione. L’assessore ricorda «le difficoltà a reperire risorse finanziarie per sopperire alle legittime richieste delle amministrazioni». E aggiunge: «Mi serve il vostro aiuto. In un rapporto di costante collaborazione per assicurare i frutti più attesi dalla società e dal mondo economico. Intendo istituire un ufficio con lo scopo di intrattenere i necessari rapporti con le vostre amministrazioni». Croce ha anche creato una casella mail - [email protected] - per le segnalazioni da parte dei sindaci.

 

Gia. Pi.

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