Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Greta e Vanessa, Salvini: "Se mi rapiscono, non pagate una lira"

Ancora polemico il segretario leghista sulla vicenda delle due volontarie rilasciate in Siria. Gasparri: "Il Giappone sta dando una lezione"

MILANO. «Se dovessero rapirmi non pagate una lira»; queste le parole di Matteo Salvini rilasciate questa mattina nel corso della trasmissione «Mattino 5», in merito alla polemica nata a seguito del riscatto pagato per liberare Greta e Vanessa, volontarie italiane rapite in Siria. «Se pagate qualcosa per me - continua Salvini - mettete a rischio la salute di migliaia di italiani che sono in giro per il mondo per lavoro e rischiano di diventare il bancomat dei terroristi. La mia posizione - conclude il segretario della Lega Nord - è quella di non dare una lira, di non pagare questa gente. I terroristi vanno combattuti, vanno bombardati non finanziati».

«Il Giappone dà una lezione di fermezza a chi paga riscatti per i rapimenti fatti in Medio Oriente. Alla richiesta dell'Isis di una cifra esorbitante per liberare due cittadini giapponesi, da Tokio si risponde 'nò. È una lezione per tutti, anche per l'Italia che invece non ha chiarito quanto avvenuto nell'ultima vicenda delle due ragazze lombarde. Questione sulla quale andremo fino in fondo, senza sconti, perchè i nostri soldi non devono servire a finanziare il terrorismo.». Lo dichiara il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI).  «Ritengo poi molto utile la proposta del presidente della commissione Difesa del Senato, Latorre, di portare in Parlamento la questione Isis e la minaccia fondamentalista. Le terribili notizie circa l'esecuzione di tredici ragazzini colpevoli di aver visto in tv una partita di calcio deve scuotere le nostre coscienze. Con i terroristi non si tratta, mai», conclude.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia