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Ars, Nicola D'agostino lascia l'Udc e passa al Gruppo misto: voglio essere libero

Secondo i boatos starebbe guardando con interesse all’allargamento al centro del Pd. Lui non commenta

PALERMO. L’annuncio ufficiale verrà dato oggi pomeriggio in aula all’Ars. Ma già da ieri Nicola D’Agostino non è più un deputato dell’Udc. In Parlamento passa al gruppo Misto anche se lui stesso ammette che «questa è una fase di riflessione».
D’Agostino, catanese, è il deputato più votato dell’Udc con circa 14 mila preferenze conquistate nel 2012. E a livello regionale è il secondo più votato, preceduto solo da Rinaldi del Pd. Prima di transitare nell’Udc era stato una delle punte di diamante dell’Mpa all’Ars nella stagione di Lombardo, vicino al segretario regionale Pistorio. Entrambi sono poi entrati nell’Udc anche se ora il loro patto di ferro si è incrinato.
Nella scelta di D’Agostino hanno pesato le ultime mosse del partito, evidentemente non condivise: a cominciare dalla sostituzione dell’assessore alle Infrastrutture Nico Torrisi con Giovanni Pizzo. «Le scelte dell’Udc ultimamente non mi hanno fatto impazzire» ha ammesso D’Agostino. Che tra l’altro da tempo nel Catanese lavorava a una riorganizzazione in chiave autonoma della sua area, Catania Futura, che in consiglio comunale si era già staccata dall’Udc.

Secondo i boatos, D’Agostino starebbe guardando con interesse all’allargamento al centro del Pd. Lui non commenta: «In questa fase voglio essere libero di andare a cena con Baldo Gucciardi (capogruppo del Pd, ndr) e con Marco Falcone (capogruppo di Forza Italia, ndr)».

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