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Quirinale, Boschi: "Pd sceglierà nome da sottoporre ai partiti"

«Il candidato di Renzi al Quirinale? È troppo presto per dirlo perchè non sappiamo quando saremo chiamati a scegliere un successore del presidente Napolitano»

ROMA. «Il Pd sceglierà un nome» per il Colle «che poi sottoporrà agli altri partiti. Si parlerà anche con FI e con M5S come è capitato in passato». Lo afferma il ministro Maria Elena Boschi ospite di Bruno Vespa ieri sera a «Porta a porta» su Raiuno. «Gli M5S fanno i sostenuti ma Di Maio non sarebbe vicepresidente della Camera senza i voti Pd così come Fico non sarebbe presidente della Vigilanza Rai».

«Il candidato di Renzi al Quirinale? È troppo presto per dirlo perchè non sappiamo quando saremo chiamati a scegliere un successore del presidente Napolitano. Non ne stiamo parlando, non ne sta parlando Renzi - Ha proseguito il ministro - Per ora c'è un grande presidente che svolge con grande autorevolezza e passione il suo ruolo. Sicuramente non è un ruolo assente».

Sul fronte delle riforme il ministro ha assicurato che «da febbraio avremo le prime misure attuative della riforma del mercato del lavoro». Mentre sulla legge elettorale c'è «l'ipotesi del Mattarellum come legge elettorale di passaggio. Sono dell'idea che convenga aspettare la nuova legge elettorale perchè non si voterà fino al 2018 - spiega - ma ci sono al Senato proposte che vanno in questo senso che la commissione valuterà nei prossimi giorni». «Noi facciamo una legge elettorale nuova che è l'Italicum che pensiamo venga approvata in primavera. C'è l'ipotesi che l'entrata in vigore avvenga nel 2016 alla fine delle riforme istituzionali che hanno tempi più lunghi. Io sono  dell'idea che convenga aspettare la nuova legge elettorale perchè non si voterà fino al 2018».

Poi un paio passaggi su Prodi, dopo l'incontro di ieri con il premier Renzi: «Io Prodi l'ho votato ma credo non sia giusto tirare per la giacchetta Prodi, visto che è lui il primo a non volere essere chiamato in causa anche per come è stato trattato l'ultima volta. Quella figuraccia lì non la ripeteremo», ha affermato. Inoltre, ha smentito che il governo Renzi abbia ostacolato l'indicazione di Romano Prodi come mediatore della crisi libica. «Non avremmo avuto motivo - aggiunge - ne hanno parlato anche oggi. Sarebbe stata una buona scelta e non avremmo avuto motivo» per opporci, ha detto.

Sulla questione "Roma Capitale" la Boschi pensa che «Marino deve andare avanti. Le indagini al momento riguardano un altro sindaco di Roma che si chiama Alemanno. Deve andare avanti e fare il suo lavoro nel modo migliore».

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