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Triton, ministero dell'Interno: "Sì al coordinamento da parte della Marina"

La Marina militare, in un articolo comparso sul Corriere della sera, ha chiesto al Governo il comando della nuova operazione di controllo delle frontiere in Italia

ROMA. E’ ormai questione di giorni e tra poco, l’operazione ”Mare Nostrum”, nella quale da gennaio scorso diversi migranti verso le coste italiane sono stati tratti in salvo e soccorsi, sarà sostituita dalla nuova operazione Triton, così come previsto dal nuovo programma Frontex.

Intanto, la Marina militare, le cui navi hanno trasportato e soccorso in questi dieci mesi tanti profughi, chiede di gestire il coordinamento delle operazioni in mare previste dal nuovo programma. Richiesta che pare trovare consensi all’interno dell’Esecutivo: «Il governo appoggerà le richieste della Marina militare» per il comando dell'operazione Triton. Ma è necessario che «l'Europa decida di affrontare in maniera unitaria il fenomeno dell'immigrazione, per evitare che gli squilibri di accoglienza che si sono verificati sul suolo italiano si verifichino nel resto d'Europa». Lo ha affermato il sottosegretario all'Interno, Domenico Manzione, commentando un articolo pubblicato oggi dal Corriere della sera che dà conto di una lettera inviata dalla Marina al direttore di Frontex per chiedere che il coordinamento dell'operazione Triton sia spostato dal Comando aeronavale della Guardia di Finanza di Pratica di mare (Roma) al quartier generale di Santa Rosa (Roma) della forza armata.

Occorre «immaginare - spiega Manzione - un porto sicuro, ragionando con i paesi che si affacciano sul Mediterraneo o con i paesi di transito e di partenza dei migranti». A margine della presentazione del Rapporto sulla Protezione internazionale in Italia 2014, oggi a Roma, il sottosegretario ha ricordato la differenza tra le operazioni Triton e Mare nostrum, la prima con obiettivi di «controllo delle frontiere», la seconda con obiettivi «umanitari»: «Il salvataggio delle persone in mare rimane in parte anche alla Marina e alla Guardia costiera - ha detto Manzione - perchè la prima cosa che si fa quando un'imbarcazione è in difficoltà è intervenire. Così come deve fare un privato con la sua imbarcazione, anche le navi Triton in caso di necessità dovranno fare un salvataggio e non un respingimento».

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