PALERMO. Scomparsi, probabilmente all’estero, senza lasciare tracce. Al punto che è perfino difficile notificargli i provvedimenti di licenziamento che la Regione sta decretando da settimane. All’Ufficio procedimenti disciplinari parlano ormai di un fenomeno difficile da spiegare. In poche settimane ci sono stati tre casi di licenziamenti (decisi o avviati) di dipendenti che si sono all’improvviso assentati senza dare più notizie di sè.
L’ultimo caso è quello di un dipendente degli uffici del dipartimento regionale Lavoro di Siracusa che non da notizie di sè dal giugno scorso. Il dirigente dell’Ufficio disciplinare, Pio Guida, e il capo del Personale Luciana Giammanco si sono attivati dopo le segnalazioni di assenza ingiustificata ma non sono venuti a capo del mistero: «L’unica traccia pervenuta è un certificato medico di un ospedale della Lituania, che fa riferimento a un solo giorno di agosto. Ma in questi casi - spiega Giuda - la procedura prevede anche un atto del consolato, di cui non c’è traccia».
L’assenza prolungata dovrebbe portare al licenziamento. Così come è accaduto per un funzionario dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste di Ragusa, Guido Parlascino, licenziato due settimane fa per «assenze ingiustificate dal 4 gennaio 2014».
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