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La Boschi: "Sui gay sarei stata più coraggiosa, ma meglio di niente... "

Il ministro delle Riforme ospite di Fazio: "Pd è la nostra casa, ed è la casa anche di chi c'era alla Leopolda. La Leopolda è un'occasione per allargare"

 ROMA. «Sarei curiosa di sapere l'opinione dei Cinque Stelle, su questi temi ancora dobbiamo sentirli. Io farei una riforma ancora più coraggiosa, sarei per un passo ulteriore rispetto all' opinione del Pd e della maggioranza. Ma la contrapposizione», finora «ha portato a non fare nulla, andiamo avanti sul riconoscimento delle unioni civili». Lo afferma il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi a Che tempo che fa. «Voto dopo ok a legge elettorale? Siamo seri e se il Parlamento continuerà a lavorare e a portare avanti alle riforme, non c'è motivo per non arrivare al 2018». E sulla Leopolda: «Pd è la nostra casa, ed è la casa anche di chi ieri c'era alla Leopolda. La Leopolda è un'occasione per allargare».

«Rischio scissione? Non credo che ci sia, credo che in questi momenti abbiamo tanti progetti in Parlamento, bisogna perdere un pò meno tempo a litigare tra di noi. Si sono cimentati principalmente sulla definizione di Leopolda coloro non ci sono stati. Noi abbiamo invitato tutti i parlamentari del Pd, un invito per tutte e tre giorni della Leopolda. Casualmente, quando c'è Leopolda c'è sempre qualcos'altro». Fassina? Magari verrà il prossimo anno«, spiega Boschi.  Chi preferisce tra Fanfani e Berlinguer? «Da aretina non posso che dire Fanfani, per una questione di vicinanza territoriale...», dice Boschi.

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