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Un gassificatore per 5 province siciliane, il M5S: “Politica fallimentare”

La deputata Cinquestelle Valentina Palmeri: “Impiantistica già superata nel rispetto delle direttive europee che puntano al riuso, al riciclo, e alla riduzione”

PALERMO. Presentato a Castellammare del Golfo, il progetto per un gassificatore che coprirà non solo la provincia di Trapani ma il territorio ben più vasto di cinque province (Agrigento, Enna, Messina, Palermo e Trapani). “Appare come il ritorno alla politica fallimentare del governo Cuffaro – afferma la deputata M5s Valentina Palmeri durante l’incontro di ieri - con gli sviluppi che tutti conosciamo sui termovalorizzatori”.

“Inoltre, tale impiantistica – aggiunge Palmeri - è stata già abbandonata da nazioni europee ultraconvinte a seguito di anni di esperienza fallimentare e nel rispetto delle direttive europee che puntano al riuso, al riciclo, e alla riduzione”. Tra i sindaci intervenuti, l’unico che ha preso posizione netta contro il progetto è  il sindaco di Alcamo. “Per quanto mi riguarda – continua la parlamentare Cinquestelle - ho ribadito il fermo no del M5s agli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti, e l'adesione all'approccio e ai principi della 'strategia rifiuti zero', che non è ‘ideologia spicciola’, ma concretezza. In questi anni il problema non è stato della raccolta differenziata se non si sono raggiunti quegli obiettivi di risparmio a vantaggio dei cittadini e degli amministratori; al contrario, si dovrebbe riconoscere che il problema sono stati anche e soprattutto gli interessi dei privati e, quindi, l'assenza della volontà politica necessaria a sbloccare i nodi della catena gestionale, come ad esempio le procedure per il finanziamento degli impianti di compostaggio, uno dei passi decisivi per uscire dalla perenne «emergenza» siciliana”.

Occorre, piuttosto, - sostiene Valentina Palmeri - finanziare l'impiantistica che ha presentato l'Ato tp1 per il territorio, ovvero l'impianto di compostaggio di Calatafimi-Segesta, la piattaforma di valorizzazione dei materiali della raccolta differenziata di Buseto Palizzolo e della discarica di supporto. Necessita, quindi, un solo impianto di selezione a freddo di pre-trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati con trattamento meccanico biologico (MTB) per recuperare le ulteriori risorse”.

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