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Partita la rivoluzione ai vertici della sanità siciliana: ecco la mappa di tutte le nomine

Tra i 18 mila dipendenti non ci sono laureati in medicina: il dipartimento recluta dirigenti di altre amministrazioni

PALERMO. Fra i 18 mila dipendenti di ruolo non ci sono medici. O almeno non ce ne sono a sufficienza per coprire tutti gli incarichi dirigenziali che si sono liberati nel corso degli ultimi mesi all’assessorato alla Sanità. Dai primi di agosto ad oggi la Regione ha cercato al proprio interno laureati in medicina a cui assegnare la guida di servizi e unità operative ma ne ha trovati pochi, una quindicina in tutto.

E così i bandi per gli incarichi di vertice sono stati vinti in gran parte dai vecchi comandati: personale proveniente da altre amministrazioni che la Regione già pagava da qualche anno. Mentre alla Presidenza e in tre assessorati sono stati arruolati altri 4 nuovi consulenti.

L’assessorato guidato da Lucia Borsellino ha così riscritto l’organigramma dei propri uffici. I comandati che arrivano agli incarichi dirigenziali del dipartimento Osservatorio epidemiologico sono sette. Fabrizio Geraci si occuperà di accreditamento, Mario Palermo di igiene pubblica, Giuseppe Murolo di sicurezza del paziente. Fin qui si tratta della guida di servizi mentre le unità operative sono andate a Maria Paola Ferro (sorveglianza delle dipendenze) e Giovanni De Luca (governo clinico). Attilio Mele e Maria ventura si occuperanno del centro regionale per il sangue. Altri cinque ex comandati saranno contrattualizzati nei prossimi giorni dal dipartimento Pianificazione strategica, guidato da Salvatore Sammartano.

 

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