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Trasferimenti nei centri per l’impiego ma nessuno vuol lavorare lontano

I sindacati hanno subito fatto muro e adesso sostengono di avere ricevuto rassicurazioni da assessore e dirigente al Lavoro: questi funzionari resteranno in zona e al massimo saranno spostati in altri settori dell’amministrazione

PALERMO. Nei Centri per l’impiego dell’Isola ci sono uffici con carenza di personale e altri con esuberi. Dei duemila dipendenti del settore ben 233 sono ritenuti di troppo e rischiano di essere trasferiti altrove. Sono soprattutto impiegati di categorie più basse in servizio in uffici periferici di provincia: al momento sono in esubero, il loro lavoro sulla carta non serve, ma di essere trasferiti lontano non se ne parla.

I sindacati hanno subito fatto muro e adesso sostengono di avere ricevuto rassicurazioni da assessore e dirigente al Lavoro: questi funzionari resteranno in zona e al massimo saranno spostati in altri settori dell’amministrazione. Lo sostengono i Cobas Codir Sadirs in una nota.

Per fare qualche esempio a Petralia, in provincia di Palermo, oggi lavorano 13 funzionari mentre secondo la Regione ne basterebbero cinque: quindi ci sono otto dipendenti che potrebbero essere trasferiti altrove. Ma il caso limite è quello di Castelvetrano, nel Trapanese, dove l’esubero riguarderebbe 10 funzionari e sei istruttori che potrebbero occupare i vuoti previsti nella stessa provincia tra Alcamo, Marsala, Mazara del Vallo e Pantelleria. E ancora, in provincia di Agrigento la riforma farebbe registrare un esubero di 30 funzionari nei centri per l’impiego: otto in più sarebbero ad Agrigento e sei a Ribera.

A Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, sarebbero 12 i funzionari da trasferire e sei a Gela. E ancora, possibili trasferimenti anche Lercara Friddi, sempre nel Palermitano, dove ci sarebbe un esubero di tre istruttori e tre funzionari, mentre a Termini Imerese gli uffici del Lavoro hanno rilevato un esubero di quattro funzionari e due istruttori.

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