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Sentenza sul 118, Cascio, Pistorio e Granata: un castello di carte

“Questa sentenza ristabilisce la verità e chiarisce che non abbiamo aumentato il numero delle ambulanze, ma abbiamo operato una scelta in linea con le esigenze sanitarie di emergenza-urgenza del territorio e con i parametri ministeriali”

PALERMO. "Finalmente questa sentenza ristabilisce la verità e chiarisce che non abbiamo aumentato il numero delle ambulanze, ma abbiamo operato una scelta in linea con le esigenze sanitarie di emergenza-urgenza del territorio e con i parametri ministeriali. Abbiamo strutturato uno dei migliori servizi del 118 in Italia".

Lo ha affermato il coordinatore regionale del Ncd, Francesco Cascio, in conferenza stampa assieme al coordinatore regionale dell'Udc, Giovanni Pistorio e al coordinatore nazionale di Green Italia, Fabio Granata relativa alla sentenza della Corte dei Conti sulle assunzioni al 118. Fabio Granata ha aggiunto: "Lo scorso anno la Corte dei Conti aveva usato l'espressione 'il più grande fenomeno corruttivo degli ultimi anni' per definire e commentare questa vicenda. La verità è che il castello di carte portava un nome suggestivo Cuffaro +17, e per questo si è andati avanti".

E Pistorio ha proseguito: "Pagheremo per avere reso un servizio efficiente. Vorrei precisare che non abbiamo fatto nessuna assunzione clientelare. C'erano dei corsisti formati per fare gli autisti-soccorritori e li abbiamo impiegati, secondo le linee guida e gli standard nazionali".

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