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Manovra ter, Crocetta: "Messi conti in ordine e salvata la Regione dal default"

PALERMO. «Il governo della Regione ha salvato la Sicilia dal default. L'ha riconosciuto anche la Corte dei Conti nel giudizio di parifica. L'attuale governo ha avviato una spending-review che ha cominciato a mettere ordine nei conti». Lo dice, in una nota, il governatore siciliano Rosario Crocetta. «Certamente tale ordine non sarà piaciuto a tanti, perchè quando la formazione professionale del malaffare costava 350 mln e ora ne costa 150 non piace, quando l'assicurazione delle aziende sanitarie doveva costare 160 mln in 3 anni e adesso ne costa 30 sicuramente non ci saremo fatti amici all'interno delle lobby nazionali ed internazionali», aggiunge.  «In questa finanziaria -spiega - abbiamo messo definitivamente in liquidazione partecipate che erano fintamente in liquidazione da un decennio, tagliando affitti, spese, creando l'albo unico dei lavoratori e mettendo fine a questo scandalo. In finanziaria abbiamo imposto un contributo di solidarietà alle pensioni d'oro per finanziare l'assunzione di disoccupati in stato di povertà. I Pip dovevano costare non meno di 60 milioni l'anno, ne costano un terzo in meno; la tabella H costava 50 milioni di euro, adesso non c'è più ed è previsto un bando da 10 milioni per tutte le associazioni che vi parteciperanno, dove bisognerà verificare bilanci, progetti e congruità della spesa».  «Per la programmazione europea - prosegue- questa Regione in 61 mesi aveva certificato il 18,1% della spesa, in un anno del mio governo la certificazione ha raggiunto il 41,7%, realizzando la migliore performance tra le regioni italiane, da ultimi siamo diventati i primi».  «Abbiamo ridimensionato la spesa pubblica, - continua Crocetta - avviato gli investimenti attraverso il risparmio e investito su iniziative di solidarietà. Nel 2012 il bilancio aveva un buco da 1 mld, nel 2011 di mld, 2 nel 2013 per la prima volta la Regione ha avuto un avanzo di 400 milioni di euro, una cosa sbalorditiva che non accadeva da 20 anni». «Non c'è nessun Renzi che credo possa e voglia sciogliere la Sicilia. - conclude - L'autonomia è sancita dalla Carta costituzionale e il commissariamento può avvenire solo per violazioni costituzionali».


CROCETTA: "SCANDALI EMERSI ANCHE PER NOSTRE DENUNCE". «Solo un cretino non capisce che agli scandali Nomura dei governi passati, nelle prossime settimane ne seguiranno tanti altri e l'emersione di tali scandali non è solo merito della magistratura ma anche del contributo di denunce circostanziate di un governo che ormai ha le idee molto chiare sui coinvolgimenti che ci sono stati».  Lo dice, in una nota, il presidente della Regione Rosario Crocetta alludendo all'inchiesta su una maxi truffa alla Regione che vede coinvolti anche la banca giapponese Nomura e  consulenti dell'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro. «Non vorrei che il senso di responsabilità - prosegue - venisse scambiato per imbecillità, sappiamo e agiamo».


"UDC NON PUÒ CRITICARE MANOVRA DOPO VOTO". «L'Udc fa parte del governo, ha assessori in carica che hanno elaborato la manovra, ne hanno discusso per un mese. Non ci può essere improvvisamente un exploit critico subito dopo l'approvazione. Chi sta in maggioranza interviene prima».  Lo dice, in una nota, il governatore siciliano Rosario Crocetta. «Se poi si vuole fare politica dei doppi forni, governare e fare opposizione, - aggiunge - si sappia con chiarezza che io lo ritengo un gioco sleale e chi non ci sta prenda le conseguenti decisioni. Ma non si parli di commissariamento perchè se ancora si continuerà a farlo, farò un esposto alla Procura della Repubblica per tentativo di attentato alla Costituzione».

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