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Regione, Crocetta: nella finanziaria previsti 36 milioni per il reddito minimo

PALERMO. "Sono già 36 milioni i fondi previsti nella manovra finanziaria per il reddito minimo e non 10 milioni come annunciato da diversi organi di stampa". Lo precisa in una
nota il presidente della Regione, Rosario Crocetta.
"Il fondo per il reddito minimo è inserito in un articolo di legge denominato «progetto di cittadinanza solidale e prevede immediatamente 2 fondi di finanziamento, uno di 10 milioni fisso e un altro di circa 26 milioni che deriva dall'1% del taglio della spesa - sottolinea Crocetta - Tali somme saranno disponibili immediatamente per fare partire progetti per la lotta alla povertà. Questi 36 milioni si aggiungono a quelli già stanziati lo scorso anno per cantieri di servizio, che stanno per iniziare per 20.000 unità in Sicilia". Crocetta aggiunge: "Questo prevede il superamento della forma dei cantieri di servizio, articolandosi in una serie di interventi che comprendono: misure di sostegno al lavoro, misure di sostegno all'istruzione e di inclusione sociale. Il punto di riferimento sono i nuclei familiari. Nelle misure cioè di sostegno al reddito minimo, si fa riferimento non al reddito individuale ma a quello del nucleo familiare, che può essere composto anche da una sola persona".
Saranno presi in considerazione coloro che hanno un reddito Isee non superiore a 5.000 euro l'anno. "Nel corso dell'anno - prosegue Crocetta - altri fondi saranno destinati a questo, con
cifre consistenti, attraverso l'accesso al Fondo sociale europeo. Su questa ipotesi stiamo lavorando con l'assessore Bruno, per pensare a una riforma complessiva del Welfare che in
ogni caso avrà come base strutturale il riferimento proprio ai più bisognosi".
Per il governatore "l'obiettivo è aiutare i poveri ma anche quello di favorire la promozione sociale e l'inclusione". "Con questo impegno - conclude - vogliamo non solo attivare la
solidarietà, ma puntiamo anche alla crescita economica in una manovra che tende a stimolare i consumi per le fasce più deboli, favorendo cosi anche la ripresa".

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