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Tagli agli stipendi, Ardizzone: "Ci adegueremo al decreto Renzi"

PALERMO. «Ci uniformeremo al decreto Renzi che prevede il tetto massimo di 240 mila euro pur sapendo che lascia fuori gli organismi di carattere Costituzionale». Lo ha detto il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone in conferenza stampa a Palermo, insieme al deputato questore Paolo Rugirello, parlando della riduzione delle retribuzioni del personale dell'Assemblea. «Lo so che non tutti  sono contenti di come si farà la riduzione - ha aggiunto - è chiaro che noi andiamo alla ricerca di un consenso. Ai sindacati abbiamo fatto un appello.
Siamo vincolati come tutti alla legge, alla Costituzione e allo Statuto della Regione siciliana. Questo è il parametro, il tetto massimo al quale entro il 31 luglio ci adegueremo».


"VITALIZIO SOSPESO PER CUFFARO E ALTRE 11 PERSONE" - Per 11 persone come per Cuffaro è stato avviato un procedimento di sospensione del vitalizio da parte degli uffici dell'Ars». Lo ha detto il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, nel corso di una conferenza stampa a palazzo dei Normanni. «Non chiedetemi chi sono queste persone - ha aggiunto - magari possono essere persone che hanno dimenticato di fare un' autocertificazione. Gli uffici stanno lavorando senza essere incalzati differentemente da quanto invece è accaduto per Cuffaro, una vicenda diventata ormai stucchevole».
«Gli uffici dell'Assemblea regionale siciliana hanno avviato le procedure di sospensione dell'assegno vitalizio per quegli ex deputati che, a tutt'oggi, non hanno ancora trasmesso le autocertificazioni attestanti l'assenza della condanna alla pena accessoria dell'interdizione, temporanea o perpetua, dai pubblici uffici, come conseguenza di un reato contro la pubblica amministrazione. Lo stesso procedimento è stato avviato nei confronti dell'ex presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, nelle more di verificare se i reati per i quali lo stesso è stato condannato rientrano nelle fattispecie previste dalla legge. Pertanto, nessuna revoca è stata disposta» ha infine precisato il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone.


M5S: "TETTO A 240 MILA EURO È TROPPO ALTO".  «Tetto degli stipendi dell'Ars a 240 mila euro? Evidentemente questo Palazzo non vuole rinunciare all'etichetta aurea che ha sempre avuto appiccicata. Visto che si sta cercando di mettere mano alla materia, si doveva utilizzare il tetto stabilito per la burocrazia della Regione, sempre che questo passi lo scoglio del Commissario dello Stato. Queste particolarità non le comprendiamo, e, soprattutto, non le comprendono i cittadini, specie quelli che vengono a protestare ogni giorno sotto queste finestre perchè non vedono un euro da mesi». Così il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle all'Ars risponde alle dichiarazioni del presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone «che non mandano - dive una nota - un grande messaggio ali cittadini».    «Non comprendiamo, poi - afferma il capogruppo Francesco Cappello - l'utilizzo a convenienza dell'agganciamento dell'Ars al Senato, tirato fuori quando fa comodo e completamente ignorato in altre occasioni, come in questo caso». I parlamentari del Movimento 5 Stelle tornano anche su quello che definiscono «il mistero della busta paga del segretario generale della Regione». «Crederemo - dicono - che sarà svelato solo quando vedremo le cifre. Onestamente cominciavamo a pensare che sarebbe stato svelato prima il quarto mistero di Fatima, che l'ammontare degli emolumenti di Sebastiano Di Bella».    Sull'eventuale clausola di fuoriuscita, che permetterebbe a chi lascia entro un anno di mantenere il maturato contributivo, i parlamentari affermano: «Sarebbe come cucire un vestito su misura per alcuni burocrati allo scopo di salvargli la pensione d'oro. È anche questo è inaccettabile».

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