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Manovra, sì ad altri 100 milioni Via libera alla norma "salva-Pip"

PALERMO. In un clima da assedio l’Ars si appresta a votare la Finanziaria bis, che poco fa ha superato il primo scoglio in commissione Bilancio. La manovra da 136 milioni con cui il governo prova a pagare gli stipendi a una platea di 30 mila persone fra forestali e dipendenti degli enti collegati alla Regione, è tornata in aula dopo il KO di 15 giorni fa. Quando il Parlamento ritenne che una parte delle spese non avesse copertura finanziaria.
Ora il governo ci riprova e insieme ai 136 milioni, su cui c’è una larga condivisione fra i partiti, propone di approvare anche uno stanziamento da 100 milioni destinato in particolare ai Comuni. L’emendamento che l’assessore all’Economia, Roberto Agnello, ha appena fatto approvare in commissione Bilancio prevede di prelevare questi 100 milioni dai risparmi attesi nel settore della sanità. In pratica, secondo i dati del governo, quest’anno non ci sarà bisogno di risorse aggiuntive per coprire i disavanzi di Asp e ospedali e dunque l’incasso delle maxi aliquote di Irap e Irpef (che era destinato a tappare i buchi) può essere dirottato su altre spese.
L’emendamento prevede che questi 100 milioni, pur assegnati subito, saranno materialmente utilizzabili da Comuni e forestali solo dopo che, a luglio, il ministero della Salute certificherà che i conti della Regione sono in ordine.
Con queste premesse si va al voto in aula fra poco. Anche se è l’approvazione della manovra dovrebbe arrivare solo domani. Il voto sarà comunque il primo test per il governo dopo le elezioni. E soprattutto dopo gli attacchi dai vertici del Pd che adesso, dal segretario Fausto Raciti al renziano Davide Faraone, chiedono modifiche al programma e alla giunta in mancanza delle quali si potrebbe perfino tornare alle urne.
Su tutto ciò Crocetta si è riservato di parlare nel primo pomeriggio e per questo motivo ha già convocato i giornalisti. Nell’attesa sotto il Parlamento e sotto la presidenza si sono radunati forestali, dipendenti della formazione professionali, precari e personale degli enti regionali: tutti in pressing per  far approvare subito la legge salva stipendi.


APPROVATA LA  NORMA 'SALVA-PIP'. L'Ars ha approvato la norma 'salva-Pip', una sorta di sanatoria che farà rientrare nel bacino di Emergenza Palermo alcuni dei precari espulsi nei mesi scorsi. L'aula ha votato un emendamento di riscrittura presentato dal governo che modifica il tetto del reddito familiare pari a 20 mila euro, introdotto nell'ultima finanziaria regionale con una norma voluta dal M5s.   
La soglia di 20 mila euro di reddito Isee familiare sale a 40 mila euro, mentre sono fatti salvi anche i lavoratori con reddito individuale personale inferiore a 20 mila euro. Prima dell'emendamento del governo, l'aula aveva bocciato una norma del M5s che lasciava così com'era la normativa.
Già approvate anche le norme che garantiscono gli stipendi ai precari dei consorzi di bonifica, ai dipendenti dell’Esa, a quelli dell’Eas e che permettono anche la possibilità di avviare le giornate lavorative dei primi forestali.

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