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Formazione, riforma del settore al rush finale

L’assessore Scilabra presenterà il piano ai sindacati il prossimo 9 maggio. Mercoledì hanno manifestato davanti a Palazzo d’Orleans centinaia di dipendenti

PALERMO. La riforma della Formazione professionale in Sicilia è al traguardo,  ma l’assessore Nelli Scilabra la presenterà ai sindacati solo il prossimo 9 maggio, perché dal ministero del Lavoro sono attese a breve nuove direttive che potrebbero richiedere alcuni correttivi al piano. I tecnici dell’assessorato ne discuteranno la prossima settimana a Roma dove voleranno per definire anche la questione dei prepensionamenti: sono circa 300 i lavoratori che hanno presentato la scheda e dovrebbero lasciare prima il posto di lavoro. Per quanto riguarda i 1.800 ex dipendenti degli sportelli multifunzionali, invece, senza contratto dal 23 aprile, le attività dovrebbero ripartire a metà maggio.
Tutte questioni che verranno affrontate il 9 maggio in Presidenza alla presenza della Scilabra ma anche dell’assessore al Lavoro, Giuseppe Bruno. «Bisogna fare presto – dice Giuseppe Raimondi della Uil Scuola – altrimenti rischiamo di perdere i finanziamenti già accordati».
Con queste rassicurazioni si è conclusa mercoledì la lunga giornata di protesta del mondo della formazione siciliana. Centinaia di lavoratori sono giunti davanti Palazzo d’Orleans, a Palermo, da tutte le province per lo sciopero regionale proclamato da Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola. «Riparte una mobilitazione – dice Giovanni Migliore, segretario Cisl Scuola con delega alla Formazione – che si svilupperà con azioni di lotta diverse ogni giorno e che non si fermerà se non quando governo e Ars non ci avranno dato risposte. Non è più tempo di parole e annunci».
I sindacati chiedono il pagamento degli stipendi arretrati, l'utilizzo del Ciapi e delle annualità in corso per sostenere il presente e la continuità delle lezioni, oltre a regole più rigide per consentire agli enti di realizzare i corsi. Sugli stipendi l’assessore Scilabra ha rassicurato i sindacati spiegando che «è in pagamento il 50 per cento a saldo dei finanziamenti agli enti, è stata pagata quasi integralmente tutta la prima annualità e sono in corso i lavori per erogare i saldi con la rendicontazione». Ma a tenere in ansia sindacati, enti e lavoratori è soprattutto il futuro del settore dopo la riforma annunciata dal governo. L’Avviso 20, cioè il bando col quale la Regione avrebbe finanziato i corsi per tre anni utilizzando le risorse comunitarie, molto probabilmente verrà cancellato dalla riforma del governo Crocetta che garantirà sì i lavoratori, ma lascerà sempre meno spazio agli enti privati.
Il nuovo piano sarà presentato ai sindacati il 9 maggio dopo che dal ministero del Lavoro saranno giunte le direttive sulla formazione a livello nazionale. E sempre a Roma la dirigente generale Anna Rosa Corsello dovrebbe chiudere la prossima settimana la partita dei prepensionamenti, per i quali ci sono a disposizione 45 milioni di euro. In questo modo l’assessorato pensa di alleggerire il bacino che conta oltre settemila iscritti all’albo, di cui un migliaio al momento espulsi perché assunti in maniera illegittima o non in possesso dei requisiti etici richiesti.
Mercoledì l’assessore Scilabra e la dirigente Corsello hanno illustrato anche la tabella di marcia sul progetto «Youth Guarantee» (Garanzia giovani), che favorirà l’occupazione giovanile e darà lavoro ai 1.800 ex dipendenti degli sportelli multifunzionali. Tra una decina di giorni il governo presenterà il piano esecutivo regionale che poi andrà in giunta e infine a Roma, dove sarà siglata la convenzione col ministero per avviare anche in Sicilia le attività. Nel frattempo, dai primi di maggio i giovani potranno già iniziare a iscriversi al programma tramite i centri per l'impiego.

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