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Nella Finanziaria bis una norma per tagliare gli stipendi degli enti regionali in difficoltà

PALERMO. Nel giorno in cui da Roma Crocetta riceve un aiuto per portare al voto la Finanziaria bis, scoppia un altro caso che rischia di complicare il cammino all’Ars del provvedimento. Una norma, inserita dall’allora assessore Luca Bianchi, prevede che tutti gli enti regionali in emergenza economica (dall’Eas all’Esa passando per consorzi e agenzie varie) possono ricorrere a contratti di solidarietà, cioè a tagli dello stipendio per i propri dipendenti.
Della norma, inserita fra le pieghe di una legge che conta già una settantina di pagine, si è accorto Antonello Cracolici del Pd.
Pronto a rilanciare il suo attacco al governo: «È una norma inaccettabile e la modificheremo» ha anticipato il leader dell’ala malpancista del Pd. Ma Crocetta ha frenato confermando l’esistenza della norma taglia stipendi ma precisando che si tratta di una eventualità e non di un obbligo: «È una soluzione che mettiamo sul tappeto per evitare che si debba invece ricorrere a licenziamenti nel caso in cui manchino i soldi per pagare i dipendenti» ha aggiunto il presidente. Sui contratti di solidarietà cominciano a puntare tanti enti rimasti coinvolti dai tagli della Regione: è una soluzione già scelti dagli enti di formazione professionale di ispirazione cattolica e a cui guarda anche la Seus, la società che gestisce il 118.

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