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Norma salva-Pip: cresce il consenso all’Ars

Si allarga il fronte dei deputati pronti a sostenere il testo presentato ieri. Intanto, è scontro con le associazioni di categoria: «La priorità? Salvare le imprese»

PALERMO. Si allarga il fronte dei deputati pronti a sostenere il testo della norma-sanatoria «Salva-precari», presentato ieri all’Ars. E cresce lo scontro con le associazioni degli imprenditori, che continuano a chiedere di investire sul salvataggio delle imprese e non sui precari. Un’area trasversale di parlamentari palermitani, appartenenti a maggioranza e opposizione, si schierano a fianco degli ex Pip con un disegno di legge, emendamenti e ordini del giorno. Mentre i precari espulsi manifestano da tre giorni davanti a palazzo dei Normanni, chiedendo la modifica della norma e il reintegro nel bacino, in due commissioni sono stati presentati vari testi per modificare la norma dell’articolo 34 dell’ultima finanziaria. Un articolo in base al quale gli ex Pip di «Emergenza Palermo» possono continuare a beneficiare del sussidio di 832 euro a condizione che il reddito familiare Isee non superi il tetto dei 20 mila euro. L’obiettivo dei deputati è quello di spostare questa soglia dal reddito familiare a quello individuale, mantenendo lo stesso limite dei 20 mila euro.
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