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Riforma province, fiducia in Senato Il testo passa alla Camera

ROMA. Il governo incassa la fiducia sul maxiemendamento al Ddl Delrio che recepisce le modifiche apportate al testo dalla commissione Affari Costituzionali e le osservazioni della commissione Bilancio.
Il ddl, che ora torna alla Camera, passa con 160 "sì", 133 "no". Commissione Bilancio, con ddl Delrio rischio aumento spesa - Se il ddl Delrio di riforma delle Province diventasse legge la spesa per lo Stato potrebbe aumentare. 
A paventare il rischio è la commissione Bilancio del Senato che dà il suo parere favorevole al provvedimento, ma con 7 osservazioni. Prima di tutto si potrebbero decuplicare "costi e funzioni per l'elezione diretta del sindaco e del consiglio delle città metropolitane". Ma rischi di costi più alti arriverebbero anche dall'aumento dei consiglieri e assessori comunali fino a 10 mila abitanti. Ma non finisce qui. Secondo la commissione Bilancio di Palazzo Madama anche "il trasferimento di personale e funzioni delle Province ad altri Enti territoriali potrebbe comportare costi, sia in termini economici che organizzativi, allo stato difficilmente quantificabili".
Senza contare che il trasferimento di personale "potrebbe comportare il rischio di un allineamento 'verso l'alto' del trattamento accessorio dei dipendenti coinvolti". L'esclusione delle Unioni di Comuni fino a mille abitanti dal patto di stabilità interno, inoltre, potrebbe comportare il "rischio di minori economie di spesa rispetto a quelle già scontate a legislazione vigente". E "non risultano", poi, "chiari gli effetti sul patto di stabilità interno" dalle norme sulla fusione tra Comuni con meno di 5mila abitanti. Infine, "non risulta evidente l'idoneità del meccanismo di compensazione" previsto per "garantire la invarianza di spesa" della norma che "prevede l'incremento del numero dei consiglieri e assessori dei Comuni fino a 10mila abitanti".

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