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Liberi consorzi, i presidenti eletti dai consiglieri comunali

PALERMO. Il presidente dei liberi di consorzi di Comuni verrà eletto dai consiglieri comunali del territorio. Cade quindi l’ipotesi di ricorrere alle urne e al voto popolare.
L’Ars ha approvato la prima norma della giornata nella lunga maratona che entro la prossima settimana dovrebbe portare al varo della riforma delle Province. L’articolo approvato stabilisce che “il presidente del libero consorzio è eletto dai consiglieri comunali e sindaci dei Comuni aderenti allo stesso, a maggioranza assoluta dei voti, fra i sindaci dei Comuni appartenenti al libero consorzio”.
Se nessuno dei candidati ottiene la maggioranza assoluta si va al ballottaggio. Infine, il presidente eletto potrà in futuro essere sfiduciato tramite una mozione approvata dalla maggioranza dei consiglieri comunali e dei sindaci del consorzio.
Il Nuovo Centrodestra ha provato fino all'ultimo a far introdurre la possibilità che ogni consorzio preveda nel proprio statuto l'ipotesi di scegliere anche l'elezione popolare del presidente.


COSI' FUNZIONERANNO LE GIUNTE. Approvato anche l’articolo sulla composizione delle giunte che insieme al presidente guideranno il libero consorzio. Prevede che “La giunta è composta dal presidente e da un numero massimo di otto assessori, nominati dal presidente fra i componenti dell'assemblea del consorzio”. Il numero dei componenti della giunta sarà stabilito il rapporto alla popolazione dei Comuni consorziati. La cessazione della carica ricoperta presso il Comune di appartenenza comporta la decadenza dalla carica ricoperta nel Libero Consorzio.
Gli altri articoli, fra cui quello contestatissimo sulla istituzione delle città metropolitane, verranno esaminati da martedì prossimo.

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