PALERMO. «Il governo non si sta occupando della riforma delle diocesi ma della riforma delle Province. Rassicuro l'episcopato siciliano, che ringrazio per la sollecitazione fatta, che la riforma delle Provincen e la costituzione dei Liberi consorzi non determina alcun pericolo per i livelli ocupazionali e per la stabilità dei lavoratori». Lo dice il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, commentando la nota dei vescovi siciliani. «La legge che si sta approvando in questo momento - aggiunge Crocetta - è una legge quadro finalizzata a dare più poteri ai comuni e a portare avanti quel decentramento burocratico auspicato dai vescovi, all'abbattimento degli sperperi e delle spese inutili».
«Rispetto alla spesa dei fondi comunitarin - prosegue Crocetta - spero sia stato notato dall'Episcopato che dal 2013 per la prima volta la Regione ha superato tutti i target di spesa assegnati dalla commissione Ue e dal governo nazionale. Si tratta di una chiara inversione di tendenza, spero di potermi confrontare personalmente, come successo altre volte, con l'Episcopato per illustrare questa invesrione. È chiaro che la situazione sociale è grave ma è stata determinata da debiti del passato e dal miliardo di buco del 2012». E conclude: «Per la prima volta la Regione chiuderà bilancio con disavanzo zero e che le agenzie di rating hanno cambiato il giudizio nei confronti dei conti della Regione, passando da negativo a stabile».
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