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Musei aperti di domenica in Sicilia, nel piano il taglio dei notturni

PALERMO. Per la Regione è impossibile mantenere aperti in Sicilia i siti archeologici e i musei per 17 domeniche e 4 festività infrasettimanali così come è organizzato il lavoro: per evitare di chiuderli e anzi consentire l'apertura serale e festiva come richiesto dal governatore Rosario Crocetta, l'assessore ai Beni culturali, Mariarita Sgarlata, ha previsto un piano che include una serie di misure tra cui l'abolizione dei turni notturni in presenza di impianti anti intrusione e videosorveglianza e aprendo la gestione a "forme integrate di valorizzazione dei siti culturali mediante accordo con enti locali e associazioni culturali o di volontariato".    
Per modificare i rapporti di lavoro col personale, la giunta Crocetta, nei giorni scorsi, ha deliberato di autorizzare l'Aran ad aprire una contrattazione collettiva decentrata integrativa con i sindacati. Ma ai Cobas/Codir il piano non piace affatto: "E' ridicolo, l'assessore Sgarlata intende risparmiare sulla pelle dei lavoratori, non sa nemmeno che in realtà non ci sarebbe alcun risparmio visto che il salario accessorio ai custodi viene pagato coi fondi del Famp: la verità - sostengono Marcello Minio e Dario Matranga, segretari del Cobas/Codir - è che vogliono togliere al personale l'indennità di turnazione, stabilita per legge".
Oltre all'abolizione dei turni notturni, il piano Sgarlata prevede la riduzione da tre a due unità di personale presente contemporaneamente in un turno di servizio, l'ampliamento dell'utilizzo flessibile del personale societario che presta servizio di vigilanza e fruizione, la mobilità e la ridistribuzione del personale del comparto non dirigenziale, potenziando i siti di maggiore rilievo o che soffrono maggiormente la carenza.    
L'assessore ha stabilito queste linee d'intervento dopo avere valutato i risultati di una proiezione dei servizi in turnazione, effettuata dal Dipartimento ai Beni culturali, nei giorni festivi del 2014 tenendo conto delle diverse tipologie di orario che possono essere adottate nei luoghi della cultura. "Anziché potenziare i siti culturali anche attraverso sistemi tecnologici di vigilanza come ormai avviene in tutto il mondo - affermano Minio e Matranga - l'assessore Sgarlata pensa di tagliare qualcosa risparmiando sugli orari di lavoro del personale, una scelta davvero incomprensibile e inaccettabile. Rimaniamo sbalorditi". Il Cobas/Codir contesta anche l'autorizzazione all'Aran di avviare la contrattazione sindacale. "Cosa c'entra l'Aran? - sostiene il sindacato - Caso mai si dovrebbe avviare un confronto a livello di Dipartimento, l'assessore dovrebbe sapere che l'Aran interviene sull'intera categoria dei regionali non su singoli dipartimenti. Questo dimostra ancora una volta la superficialità dell'azione di di questo governo".

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