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Cambia ancora la riforma delle Province

PALERMO. Cambia ancora la riforma delle Province. Per superare gli scontri che di nuovo oggi hanno tenuto bloccato il testo all’esame dell’Ars, i partiti della maggioranza hanno riscritto una delle parti fondamentali della legge che dovrebbe far nascere i consorzi di Comuni per sostituire le soppresse Province.
È il metodo di elezione dei vertici dei consorzi a cambiare. L’intesa raggiunta a Roma lunedì notte prevedeva già che l’assemblea del consorzio (paragonabile al vecchio consiglio provinciale) venisse eletta da tutti i consiglieri comunali del territorio. Ma della giunta del consorzio potevano fare parte solo i sindaci. Ora invece si dà più peso ai consiglieri comunali che potranno non solo far parte delle assemblee ma anche della giunta. Inoltre il presidente del consorzio verrà eletto non solo dai membri dell’assemblea - come prevedeva l’accordo di lunedì notte - ma direttamente da tutti i consiglieri comunali dei Comuni consorziati.
La riscrittura della riforma sembra non convincere ugualmente l’opposizione ma dalla parte del governo si sta schierando il Movimento 5 Stelle che potrebbe così assicurare i suoi 14 voti, decisivi per superare anche l’ostruzionismo interno e sotterraneo ai partiti della maggioranza.

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