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Dall’Europa 55 milioni per i beni culturali

I primi bandi entro febbraio a Trapani, Siracusa, Ragusa e Agrigento. A seguire gli altri. I lavori dovranno finire entro il 2015. Fondi per restaurare monumenti, chiese e musei. Nel capoluogo opere in fase di aggiudicazione. L’assessore Sgarlata: i soldi rischiavano di tornare a Bruxelles

PALERMO. Sul piatto ci sono più di 55 milioni di euro per restaurare decine di monumenti, chiese, musei e renderli visitabili da carovane di turisti di tutto il mondo. Si tratta di fondi europei (fondi Poin, Programma operativo interregionale), che rischiavano di tornare nelle casse di Bruxelles, se l'assessorato regionale dei Beni culturali non avesse stretto un accordo con lo Stato, per la realizzazione di «Poli museali di eccellenza» a Palermo, Siracusa, Ragusa e Trapani e la valorizzazione dei centri di maggiore attrazione culturale e turistica della Sicilia. Recuperati in extremis, questi soldi dal 2008 erano inutilizzati, per via delle procedure europee lente e complicate.
Con una prima tranche dei fondi (21 milioni 627 mila euro) finora è stato approvato e finanziato un programma di 18 interventi. Ad eccezione del polo museale di Palermo, i cui lavori sono già tutti in fase di aggiudicazione, gli altri bandi per i poli museali di Siracusa, Ragusa, Trapani e per la Valle dei Templi, usciranno entro febbraio e i lavori dovranno concludersi tassativamente entro il 2015.
La seconda fase di programmazione è concentrata sulla valorizzazione e riqualificazione dei poli di Siracusa, Ragusa e Trapani e prevede 11 interventi, per un valore di 33 milioni 760 mila euro. Per utilizzare questa seconda tranche, la Regione aspetta il via libera del ministero e i lavori dovranno concludersi entro il 2017. Sono previsti interventi nell'area archeologica della Neapolis, Segesta, Cava d'Ispica e Parco della Forza, oltre ai musei Paolo Orsi, alla Galleria di Palazzo Bellomo di Siracusa, al museo Agostino Pepoli e al Baglio Anselmi di Trapani.
Adesso, dunque, la scommessa è far sì che gioielli, come l'area archeologica di Siracusa, non si sbriciolino o capolavori come Palazzo Mirto non restino praticamente inaccessibili. Come verranno utilizzati questi soldi? Ecco solo qualche esempio della mappa degli interventi.
A Palazzo Riso e al Mirto, a Palermo, sono previsti gli impianti di climatizzazione, opere per i disabili, l'ascensore, le scale di emergenza e la messa a norma antincendio. È prevista poi l'illuminazione esterna, quella artistica, nella galleria di Palazzo Abatellis, all'Oratorio dei Bianchi, a Palazzo Riso, al Mirto e al Salinas. Interessante è l'intervento previsto per lo Steri: i 497 mila euro serviranno per la valorizzazione dei graffiti e dei disegni lasciati dai prigionieri nelle carceri dei penitenziati.
Nell'area archeologica di Segesta (in ballo ci sono 1,6 milioni) verrà illuminata l'Agorà e migliorata la viabilità di accesso al teatro. Per l'area archeologica Neapolis e l'Orecchio di Dionisio in cantiere ci sono 9 milioni, distinti in due stralci. È prevista la sistemazione degli attuali itinerari pedonali e la creazione di nuovi, la biglietteria e una nuova illuminazione del teatro greco.
Interessanti sono i progetti per gli itinerari subacquei a Ustica, Marzamemi, Noto, Marettimo e Taormina, organizzati tramite la Sovrintendenza del Mare. In cantiere ci sono 659 mila euro. I turisti, grazie a tour guidati, potranno scendere fino a 30 metri di profondità e ammirare i fondali ricchi di anfore e reperti.
Soddisfatta l'assessore ai Beni culturali Mariarita Sgarlata: «Solo un lavoro sinergico tra assessorato e i suoi istituti periferici, Soprintendenze e Musei, ha reso possibile presentare al ministero, grazie anche all'assistenza tecnica fornita da Invitalia, i progetti di valorizzazione dei poli museali d'eccellenza, resi cantierabili in pochi mesi». La titolare dei Beni culturali aggiunge che l'assessorato si sta preparando «alla programmazione europea 2014-2020, che affronteremo con lo spirito di chi i treni non li vuole perdere ma prendere».

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