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Manovra: le spese impugnate potranno essere sbloccate. Nuovo vertice senza Aronica

PALERMO. Le risposte che Crocetta attendeva sono arrivate. Dal vertice fra il governo regionale e quello nazionale il presidente della Regione avrebbe avuto la certezza che le spese impugnate potranno essere sbloccate.
Anche se sulle procedure da seguire c’è ancora qualcosa da mettere a punto e sarà necessario un nuovo incontro, questa mattina.
A Roma si sono incontrati oggi Crocetta, l’assessore Luca Bianchi, i ministri
dell’Economia e degli Affari Regionali – Fabrizio Saccomanni e Graziano Delrio – e il vicepremier Alfano. Presente anche Gianpiero D’Alia, ministro per la Pubblica amministrazione. “E’ stata fatta un’analisi delle norme impugnate e – sottolinea Bianchi – è stato accertato che dal punto di vista degli equilibri di bilancio tutte le spese che la Regione aveva inserito in Finanziaria sono sostenibili”. Inoltre il governo nazionale ha confermato che sarà risolto a livello nazionale, cioè con una norma valida per tutte le Regioni, il problema dei residui attivi: le somme iscritte fra le entrate in bilancio ma che sarà difficilissimo incassare. I residui attivi in Sicilia valgono 15 miliardi e almeno 3 è già certo che non entreranno mai. Da qui l’obbligo di cancellarli e prevedere misure compensative del buco che ne nascerà. E’ uno dei motivi principali dell’impugnativa del Commissario dello Stato.
Forti di queste prime rassicurazioni Crocetta e Bianchi incontreranno domani i tecnici del ministero degli Affari regionali per fissare il cammino che porterà allo sblocco di tutti o quasi i 570 milioni rimasti impigliati nell’impugnativa del Commissario dello Stato. C’è da decidere, come sembra ormai probabile, se bisognerà riapprovare le norme all’Ars.
Solo dopo questi passaggi verrà pubblicato il bilancio e la parte della Finanziaria non soggetta a obiezioni del Commissario dello Stato. Da qui il rinvio della pubblicazione, che era prevista per oggi. Ci sarà quindi un ulteriore ritardo nel pagamento degli stipendi, che per ora restano bloccati, ma Bianchi assicura che si tratta ormai di pochi giorni.

ARONICA. Il Commissario dello Stato, Carmelo Aronica, non parteciperà all’incontro di oggi al ministero degli Affari regionali per decidere come salvare le norme della Finanziaria impugnate.
Malgrado in un primo momento il governo regionale avesse auspicato la sua presenza, il prefetto Aronica non può infatti partecipare a incontri con soggetti di cui è poi chiamato a valutare gli atti. Nè il Commissario potrebbe ritirare l’impugnativa (in tutto o in parte). In ogni caso quindi, secondo quanto si apprende, il governo dovrà tornare all’Ars per una nuova legge che corregga le norme impugnate alla luce delle nuove direttive che verranno stabilite domani dal tavolo tecnico al ministro degli Affari regionali.

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