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Nuove tensioni, Crocetta: "Non temo nulla" "Sulla finanziaria in disaccordo su alcune parti"

PALERMO. «Tensioni nella maggioranza? Vedremo, non temo nulla. Io faccio il mio lavoro, voglio salvare la Sicilia». Il presidente della Regione Rosario Crocetta risponde così ai cronisti che all'Ars gli hanno chiesto se, in vista dell'esame della manovra economica, temesse «contraccolpi» dopo il ko del governo nella scorsa seduta sul ddl di proroga dei commissari delle Province.    «Io sono per il cambiamento», ha aggiunto. «Il Parlamento si dimostrerà maturo? Bene, ne prenderemo atto. E se non sarà così - ha concluso - ne prenderemo atto, ma in un'altra maniera».
Riguardo alla finanziaria approvata stamane in Commissione Bilancio dell’Ars Crocetta ha precisato che «nel testo approvato in commissione ci sono cose buone, ma alcuni passaggi non mi sono piaciuti: è stata esclusa la parte sul riordino delle società partecipate che per me invece è un punto irrinunciabile, specie dopo il pronunciamento della Corte dei Conti». La norma sul riordino delle partecipate, dopo un braccio di ferro in commissione, è stata ritirata dal governo.    «C'è poi la norma sui precari della Spo (Servizi per l'occupazione, collegata alla palermitana Gesip, ndr) con la quale si vorrebbero fare entrare nel bacino degli ex Pip di 'Emergenza Palermò circa 200 persone: se passasse questa norma, il Commissario dello Stato la impugnerebbe di sicuro. Ogni tanto per governare bisogna avere la forza di dire 'nò, se questo serve a garantire i diritti generali di tutti».
Sulla possibile regolamentazione in materia di case abusive: «La norma sulle case abusive? Sono state dette tante fesserie, non c'è nessuna sanatoria. Intendiamo semplicemente togliere gli immobili ai palazzinari che si sono arricchiti costruendo edifici in violazione della legge, per assegnarli a chi ne ha bisogno. Insomma, togliamo a ricchi per dare ai poveri».
 

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