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Debiti con le aziende, è scontro: Ars bloccata

PALERMO. Un durissimo scontro sulla legge con cui il governo punta a pagare i debiti  verso le imprese sta paralizzando i lavori del Parlamento. Il testo presentato dall’assessore all’Economia, Luca Bianchi, prevede una sorta di prestito da un miliardo da parte dello Stato: con queste somme verranno pagati 600 milioni ai fornitori della sanità e poco meno di 400 a quelli di Regione e Comuni.
E’ un testo su cui Bianchi punta moltissimo e per questo motivo l’assessore attende questo passaggio prima di presentare Bilancio e Finanziaria. Un ritardo provocherebbe a cascata lo stop a tutta la manovra.
Ma il ritardo già c’è perché il via libera che la Commissione doveva dare ieri non è arrivato neppure stamani. Il Pdl chiede al governo di fornire gli elenchi completi  delle aziende che riceveranno i soldi, temendo che le somme principali vadano a imprese non siciliane. Bianchi assicura che non sarà così ma piuttosto che l’elenco completo si dice disponibile a fornire solo uno schema delle province in cui arriveranno i soldi e dunque la divisione delle quote fra Sicilia e altre regioni.
Ma nel bloccare il piano il Pdl ha gioco facile grazie all’ostilità manifestate anche dai grillini che si dicono a loro volta contrari a una manovra che imporrà per 30 di mantenere l’addizionale Irpef e l’Irap ai massimi livelli in modo da coprire gli interessi sul prestito. Queste tasse erano state aumentate per coprire il buco ella sanità del 2006 e proprio quest’anno si prevedeva di ridurle.
In questo clima il Parlamento nel pomeriggio inizia a discutere anche della legge che taglia lo stipendio dei deputati e i finanziamenti ai partiti. Mentre in commissione continuano le audizioni dei sindacati sulla legge che dovrebbe prorogare i contratti dei 20 mila precari.

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