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Gli usceri dell'Ars: "Neo assunti a 1300 euro al mese"

PALERMO. Gli «uscieri» dell'Assemblea regionale siciliana non ci stanno e rispondono al presidente della Regione Rosario Crocetta, che in questi giorni sulla stampa e in alcune trasmissioni televisive ha più volte detto di «guadagnare meno di un usciere della Regione, che in Sicilia incassa 7.000 euro al mese». Il «difensore d'ufficio» della categoria è stato Vincenzo Figuccia, deputato regionale Mpa-Pds, che è intervenuto in aula nel corso della seduta dell'Ars per rispondere a quelle che ha definito «pericolose menzogne del presidente Crocetta» che in questa fase di crisi «rischiano di alimentare l'odio sociale». Figuccia ha letto in aula una nota del sindacato degli assistenti parlamentari dell'Ars aderenti alla Cisl, dalla quale si evince che un neo-assunto guadagna 1.304,11 centesimi al mese, e dopo 20 anni di servizio lo stipendio è di 2.897.77 centesimi. «Gli show televisivi di Crocetta sono pericolosi: i dati sono pubblicati sul sito dell'Ars, sarebbe bastato un minuto per verificarli - ha aggiunto Figuccia - è giusto contrastare gli sprechi e gli alti costi della politica, ma non è giusto prendersela con il personale che lavora.». Dopo Figuccia è intervenuto il vice presidente dell'Ars Salvo Pogliese, che oggi presiede i lavori d'aula: «le sue parole sono opportune - ha detto Pogliese, rivolgendosi a Figuccia - la politica dovrebbe evitare di cadere nella demagogia».

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