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Maxi-clinica, Borsellino: "Delibera non esecutiva"

CATANIA. La "delibera con la quale il governo ha apprezzato lo schema" di accordo tra le Regione Siciliana e l'Humanitas di Catania "non è in atto stata resa esecutiva". Lo afferma l'assessore alla Salute, Lucia Borsellino, intervenendo sulle dichiarazioni del ministro alla Pubblica amministrazione, Gianpiero D'Alia.

"L'apprezzamento espresso dal Governo su un programma di ampliamento della struttura - sottolinea l'assessore Borsellino - già riconosciuta dalle precedenti amministrazioni a partire dal 2009 quale Dipartimento oncologico di III livello e accreditata e contrattualizzata con il servizio Sanitario regionale già dal 2007, è al momento oggetto di ulteriore approfondimento da parte dello stesso governo che, come anche comunicato in sede di audizione in VI Commissione legislativa
che ha condiviso, ne ha deciso in unita' d'intenti, il necessario inquadramento nell'ambito della rete ospedaliera regionale complessiva di prossima definizione". "E' chiaro che qualsiasi ampliamento di posti in regime di accreditamento ed eventuale contrattualizzazione in discipline per le quali sussista elevata domanda sanitaria - conclude l'assessore Lucia Borsellino - non potrà che essere valutato nella sede opportuna del più ampio quadro di rimodulazione della rete regionale di posti letto ospedalieri, tenuto conto dei nuovi standard dettati dalla legge nazionale".

SAMMARTINO: "NOTIZIE FALSE". "Sarei ben felice se la mia famiglia fosse proprietaria del centro Humanitas. Così, però, non è e non è mai stato". Lo afferma il deputato regionale di Articolo 4, Luca Sammartino, sulla nuova maxi-clinica che dovrebbe essere costruita nel Catanese per diventare un polo oncologico in Sicilia. "Mia madre e mio zio - aggiunge il parlamentare dell'Ars - sono, invece, dipendenti fin dagli anni Novanta, soltanto con una pausa dal 2005 al 2011 per quanto riguarda mia madre. D'altronde oggi è estremamente semplice sapere chi è proprietario di cosa, basta una verifica alla Camera di Commercio che nessuno sembra essersi preso la briga di fare".  "La diffusione di notizie false e non debitamente verificate  - conclude Sammartino - è un problema grave in questo Paese e troppo spesso proprio queste notizie, ribadisco false, inducono in errori anche gravi i più rapidi ed attenti commentatori".

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