PALERMO. La Regione ferma la proroga degli sportelli multifunzionali. Una mossa imposta dal governo nazionale che provocherà il ritorno agli enti di formazione di 1.800 lavoratori: di fatto, nuovi esuberi nel settore. Gli sportelli multifunzionali si occupano di orientamento verso il mondo del lavoro. E sono gestiti dagli enti che si occupano pure dei corsi di formazione. Finanziati tre anni fa con 220 milioni, l’attività di questi organismi terminerà il 30 settembre e da tempo - su pressing trasversale dei partiti all’Ars e dei sindacati - l’assessorato al Lavoro stava tentando di arrivare a una proroga del servizio. Ma mercoledì sera a Roma si è svolta la conferenza Stato-Regioni e lì è maturato lo stop: «Il governo nazionale - spiega la dirigente dell’assessorato, Anna Rosa Corsello - sta per presentare una riforma dei servizi per l’impiego. Gli sportelli multifunzionali rientrano al momento in questi servizi ma il progetto di riforma che ci è stato illustrato indica che non sarà più possibile finanziare strutture che si occupano di accoglienza e orientamento. A questo punto non c’è la possibilità di prorogare i nostri sportelli». La riforma dei servizi per l’impiego sarà fatta per decreto e verrà presentata entro qualche settimana. Anche nella migliore delle ipotesi, i tempi non sarebbero compatibili con la scadenza di fine settembre per le strutture siciliane. «Il vero problema - ammette la Corsello - è che i 1.800 dipendenti degli sportelli, in mancanza di una proroga, rientreranno negli enti di formazione. Che a loro volta sono già alle prese con centinaia di esuberi».
I sindacati però annunciano già battaglia su questa posizione: «C’era un accordo con la Regione - commenta Giuseppe Raimondi della Uil - che prevedeva la proroga fino a fine anno grazie a 19 milioni del Piano giovani. Poichè è impensabile che la riforma arrivi prima di dicembre, si proceda così e poi ci si muova in base al testo della nuova legge che non potrà comunque non prevedere interventi simili». E anche all’Ars il pressing per arrivare alla proroga degli attuali sportelli è fortissimo. Per Marco Falcone del Pdl «è veramente grave che, dopo le rassicurazioni ricevute in commissione bilancio dall'assessore Ester Bonafede sulla prosecuzione degli sportelli multifunzionali, a meno di un mese dalla scadenza, diversi enti gestori stiano comunicando ai dipendenti la loro imminente cassa integrazione».
Il caos sportelli arriva proprio mentre anche il settore dei corsi è nel pieno di un terremoto. Tagliato lo Ial, il governo annuncia altre esclusioni di enti e Crocetta ha già illustrato un progetto di riforma che punterà sull’eliminazione degli enti e sulla creazione di un’agenzia regionale che programmerà i corsi e gestirà il personale attraverso una graduatoria e chiamate annuali (come per i prof della scuola pubblica).
Un progetto che ieri ha subito diviso i sindacati. Per Michele Pagliaro della Cgil «il nostro timore è che, partendo da presupposti che condividiamo, si possa approdare a un sistema in cui il legame con la politica piuttosto che venire meno si rafforzi, mentre per i lavoratori si potrebbe aprire la strada della precarietà, cosa che ci vedrebbe contrari
Regione, altri 1.800 esuberi nella Formazione
Stop alla proroga degli sportelli multifunzionali. I sindacati annunciano battaglia: «Disattesi gli accordi». L’assessorato al lavoro: «Fermati da roma. Lo stato non vuole più finanziare queste strutture»
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