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Regione, rotazione al via in parchi e musei

Comincia l’iter della selezione interna che coinvolgerà 289 dirigenti dell’assessorato ai Beni culturali. Avverrà in base alle esperienze professionali e alle pubblicazioni scientifiche

PALERMO. Si accendono i motori per il maxi bando interno dei dirigenti dell'assessorato regionale dei Beni culturali siciliani: obiettivo coprire i posti vacanti. Dopo avere illustrato ai sindacati, a maggio, la riforma della struttura, il governo regionale passa alla «fase due» e si appresta a disegnare la nuova mappa dei vertici di soprintendenze, musei, parchi, biblioteche e gallerie. Un bando (un atto di mobilità interna) a cui potranno partecipare, per chiedere di essere spostati, tutti i dirigenti dell'amministrazione regionale, anche di altri rami, ma i cui criteri tendono a privilegiare chi ha già ricoperto incarichi e ha avuto esperienza nel settore dei beni culturali. La maggior parte dei dirigenti trasferiti resteranno in carico, dunque, nello stesso ramo. L'avviso è firmato dal dirigente generale, Sergio Gelardi, a cui toccherà il compito di scegliere i nomi, sulla base delle attività e anche delle pubblicazioni scientifiche. A parità di anzianità conterà la capacità professionale.
In cantiere, dunque, c'è lo spostamento interno di 289 dirigenti dei vari uffici (tra servizi e unità operative). Oggi il dipartimento conta «71 tra aree e servizi e 300 unità operative, tra cui 26 Parchi, 4 Musei archeologici regionali, 7 Musei interdisciplinari, 2 Musei regionali». Obiettivo dell'assessorato guidato da Maria Rita Sgarlata è «la razionalizzazione» della struttura elefantiaca del settore che attualmente conta quasi 4.000 dipendenti, di cui poco meno di 300 sono dirigenti: una pletora a cui vanno aggiunti i dipendenti della Sas, la società partecipata dalla Regione, che fanno lievitare a circa 5.000 il totale del personale dell'intero settore. La riforma targata Crocetta mira a contenere la spesa: dal primo ottobre, la scure calerà sugli uffici, scesi da 371 (71 servizi e 300 unità operative) a 289 (56 servizi e 233 unità operative). In pratica, verranno tagliati 82 dirigenti (chi resta fuori potrà partecipare ad altri bandi di altri dipartimenti). Con il nuovo assetto organizzativo e la riduzione del 20 per cento delle indennità dei dirigenti, l'assessorato punta a risparmiare circa 500 mila euro.
Con il bando in particolare scatta la corsa ad occupare i posti di vertice dei parchi. La riforma prevede il taglio dei parchi che passeranno da 26 a 18. Attualmente ne sono stati istituiti cinque: Naxos, oggi guidato da Maria Costanza Lentini, Himera da Francesca Spatafora, Selinunte, da Caterina Greco e Segesta, diretto da Sergio Aguglia. Parchi che si aggiungono a quello della Valle dei templi, già istituito per via giuridica, che continuerà a essere retto da Giuseppe Parello. Gli altri 13 parchi, ha ricordato il dirigente generale Sergio Gelardi, saranno ufficializzati dopo che saranno tracciati i confini e saranno espletati gli iter previsti dalla legge. Al via anche il cambio dei vertici delle soprintendenze di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Siracusa, Trapani, guidati rispettivamente da Antonino Fera, Salvatore Gueli, Venera Greco, Fulvia Caffo, Salvatore Scuto, Orazio Micali e Paola Misuraca.
In sostanza, verranno spostati i dirigenti di tutte le soprintendenze, a eccezione di Palermo e Ragusa, i cui incarichi sono stati attribuiti poco prima della rimodulazione dell'assessorato a Maria Elena Volpes e a Rosalba Panvini. La riforma prevede che ci saranno invece più musei con i rispettivi dirigenti. È prevista ad esempio la creazione di Palazzo Mirto, che ha 30 mila visitatori l'anno, come museo autonomo (con un'autonomia gestionale, ma non economica) rispetto all'Abatellis. E un altro sito distinto sarà la casa-museo di Antonio Uccello di Palazzolo Acreide, al momento accorpata al parco archeologico. Scatta la corsa anche per il trasferimento nelle biblioteche e nei centri regionali per la catalogazione, la progettazione e il restauro. Le domande vanno inviate entro il 16 settembre e ogni dirigente potrà dare la disponibilità «limitatamente a 3 postazioni», inviando l'istanza alla mail [email protected] e utilizzando esclusivamente la scheda disponibile sul sito web del dipartimento dei Beni culturali.

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