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Doppi incarichi, ecco chi rischia alla Regione

I divieti introdotti dalla normativa nazionale riguardano le nomine fatte dopo l’8 aprile. Alla Regione scattano le verifiche per evitare incompatibilità

PALERMO. Tutti gli incarichi affidati dal governo regionale prima dell’8 aprile scorso sarebbero al riparo dal rischio di illegittimità: il «decreto del fare», pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, stabilisce infatti che le nuove regole del governo nazionale sull’inconferibilità e incompatibilità di alcune cariche all’interno della pubblica amministrazione, non riguardano le nomine antecedenti all’entrata in vigore della legge.
Diverse le nomine in bilico nell’amministrazione regionale. Il segretario generale di Palazzo d'Orléans, PATRIZIA MONTEROSSO, intorno alla metà luglio è stata nominata nel consiglio d’amministrazione dell’Irfis, società finanziaria della Regione. Nello stesso cda è entrato SALVATORE PARLATO, capo della segreteria tecnica dell’assessore all’Economia Luca Bianchi. E dell’entourage di Bianchi fa parte anche GIULIO GUAGLIANO, capo di gabinetto dell’assessore e da questa estate presidente del comitato di sorveglianza della Seus, la società che gestisce il 118.  Dubbi su GIANNI SILVIA, capo di gabinetto di Crocetta e nominato commissario della Fondazione orchestra sinfonica. Non dovrebbero esserci più problemi per ANNA ROSA CORSELLO, dirigente generale del Lavoro e commissario liquidatore della società partecipata Multiservizi già da prima dell’entrata in vigore della legge.

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